Henri Troyat: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: godere dell'esistenza per servire meglio Dio
→‎Citazioni: il principe Jusupov
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*L'imperatrice {{NDR|[[Aleksandra Fëdorovna Romanova|Aleksandra]]}} è una donna alta dalla bellezza fredda, il contegno altero del capo, una folta capigliatura bionda e occhi azzurri che esprimono grande dolcezza; ma, alla minima emozione, il suo volto si costella di macchie rosse. È probabile che non abbia il controllo dei suoi nervi. Il suo atteggiamento sdegnoso è certo dettato da un'estrema timidezza; il che non le impedisce di mostrarsi categorica nei suoi giudizi. Stima immorale e futile la buona società di San Pietroburgo, e lo dice apertamente. (cap. 3, p. 35)
*{{NDR|Riferito a Rasputin}} Malgrado il pellegrinaggio a [[Gerusalemme]], il suo motto non è cambiato: godere dell'esistenza per servire meglio Dio. L'Altissimo non condanna l'uomo che sazia la propria fame mangiando un pezzo di pane bianco; perché dunque lo condannerebbe quando soddisfa un altro bisogno naturale, quello di unirsi carnalmente a una donna? Per quale ragione ciò che è consentito allo stomaco sarebbe vietato al [[sesso]]? Perché dovrebbe esistere una parte del corpo sgradita al Creatore? Dio è logico, dunque tollerante. Sono i preti che confondono tutto! (cap. 5, p. 68)
*Il principe [[Feliks Feliksovič Jusupov]], ventinovenne, appartiene ad una delle famiglie più nobili e ricche del paese. Un'infanzia troppo viziata ha fatto di lui un essere ambiguo, capriccioso, raffinato, pigro e impulsivo. Sin dalla più tenera età, si è sentito attratta dalle immagini del vizio e della morte. Gli basta che un'opera d'arte sia insolita per dichiararsene prossimo. (cap. 11, p. 147)
 
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