Gamal Abd el-Nasser: differenze tra le versioni

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*Avevamo invocato un dittatore benevolo, un giusto tiranno; ma, quando ci trovammo ad averne uno, ci rendemmo conto che il sistema, sebbene esteriormente non mancasse di attrattive, era un edificio costruito sulla sabbia, ed era affatto logico che quanto prima crollasse. Il tratto peggiore di tale esperienza, tuttavia, non fu il disastro economico dell'Egitto né l'umiliante situazione militare in cui venimmo a trovarci, bensì la montagna di odio che andò accumulandosi in seguito al tentativo di costruire una comunità basata sul potere. A causa dell'assenza di valori umani in comunità del genere, coloro che ne fanno parte sono preoccupati, ripeto, soltanto nel successo esteriore; mirano ad assicurarsi tutti i vantaggi materiali che possono, con mezzi legali o non, anche se questo comporta la distruzione di altri.
*Ci sono stati momenti, durante i diciotto anni di intima collaborazione con lui, in cui non sono riuscito a comprenderlo e non ho potuto condividerne le iniziative; ma l'amore che gli portavo non è mai venuto meno. Dal canto suo, Nasser fin dall'infanzia era stato invece preda di «complessi» che sovente ne motivavano le azioni; le conseguenze erano sofferenze per lui come per molti di coloro che lo circondavano.
*L'affetto che provavo per lui mi velava gli occhi, mi impediva di scorgere la verità. Inoltre, si è portati a giudicare gli altri sulla scorta del proprio carattere, e io sono naturalmente portato a fidarmi di tutti finché non intervengano fatti ben precisi che mi costringano a mutare atteggiamento. Invece Nasser, come mi resi conto in seguito, sospettava di tutto e di tutti, finché non intervenissero fatti tali da convincerlo che il suo atteggiamento era ingiustificato; non va però dimenticato che, nella realtà dell'esistenza multiforme che conduciamo, ben di rado si può verificare questa seconda evenienza.
*L'impressione che ne ricavai fu quella di un giovane serio, che non condivideva l'interesse per i passatempi dei suoi commilitoni né ammetteva che ci si comportasse con lui in maniera scherzosa, perché lo riteneva un affronto alla propria dignità.
*M'ero reso subito conto della sua straordinaria serietà, e provato il desiderio di conoscerlo meglio; Nasser, però, aveva evidentemente eretto una barriera quasi insuperabile tra sé e gli altri, e se ne stava sulle sue in maniera così manifesta, che a quell'epoca i nostri rapporti non andarono mai al di là di un mutuo rispetto insufficiente a superare le distanze.
*Nasser non era affatto un idealista; al contrario, aveva uno straordinario senso pratico, era spesso sospettoso e diffidente: non faceva un passo senza aver riflettuto attentamente.
 
===[[Bernardo Valli]]===