Henri Troyat: differenze tra le versioni

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→‎Rasputin: l'imperatrice Aleksandra Romanova
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===[[Incipit]]===
Un ragazzino come tanti, attaccabrighe, bugiardo, ladruncolo e violento: subito sospettato dagli abitanti del villaggio siberiano di Pokrovskoe ogni volta che sparisce loro una gallina dal pollaio o una pecora dall'ovile. Eppure la famiglia del presunto colpevole, il piccolo [[Grigorij Efimovič Rasputin |Grigorij Rasputin]], non manca di nulla: i suoi genitori, Efim e Anna, sono contadini agiati. La loro abitazione conta otto stanze e la loro proprietà numerose «desjatine»<ref>Una «desjatina» corrisponde a poco più di un ettaro. {{NDR|N.d.A.}}</ref> di terra fertile, bestiame a sufficienza e buoni cavalli da lavoro e da tiro.
 
==Citazioni==
*L'imperatrice {{NDR|[[Aleksandra Fëdorovna Romanova|Aleksandra]]}} è una donna alta dalla bellezza fredda, il contegno altero del capo, una folta capigliatura bionda e occhi azzurri che esprimono grande dolcezza; ma, alla minima emozione, il suo volto si costella di macchie rosse. È probabile che non abbia il controllo dei suoi nervi. Il suo atteggiamento sdegnoso è certo dettato da un'estrema timidezza; il che non le impedisce di mostrarsi categorica nei suoi giudizi. Stima immorale e futile la buona società di San Pietroburgo, e lo dice apertamente. (cap. 3, p. 35)
 
===[[Explicit]]===