Pindaro: differenze tra le versioni

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*Ahi come s'inganna il pensiero degli uomini che passano senza sapere.<ref name="Mandruzzato">Da ''Frammenti'', traduzione di Enzo Mandruzzato.</ref>
*[...] i bellissimi canti: quelli solo raggiungono un onore senza morte: l'opera grande, nel silenzio, muore.<ref name="Mandruzzato" />
*I giorni ancora di là da venire sono i [[giudice|giudici]] più saggi.<ref>Da ''Olimpica I''.</ref>
*La legge sovrana di ogni cosa, mortale e immortale, guida facendola giusta l'azione più violenta con mano suprema.
:''Νόμος ὁ πάντων βασιλεύς θνατῶν τε καὶ ἀθανάτων ἄγει δικαιῶν τὸ βιαιότατον ὑπερτάτᾳ χειρί''.<ref>''Frammento 169'', 1.</ref>
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*''Ottima è l'acqua: piú d' ogni ricchezza magnanima, l' | risplende, si come di notte una fiamma.'' (da ''[[s:Le Odi e i frammenti I/Ode Olimpia I|Olimpia I]]'', I)
*''Ma i giorni futuri | saggissimi giudici sono.'' (da ''[[s:Le Odi e i frammenti I/Ode Olimpia I|Olimpia I]]'', I)
*''Progenie d'un giorno! Che cosa noi siamo? Che cosa non | siamo? | È [[sogno]] d'un ombra il mortale.'' (da ''[[s:Le Odi e i frammenti II/Ode Pitia VIII|Pitia VIII]], IV)
:''Pianta effimera noi, cos'è il vivente? | Cos'è l'estinto? – Un sogno d'ombra è l'[[uomo]].''<ref>Da ''Pitia VIII'', v. 135; citato in ''Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso''.</ref>
:''Siamo effimeri: che cosa si è? Che cosa non si è? Sogno di un'ombra è l'uomo.''<ref>Citato in Agnese Cini Tassinario, ''Appendice storico-critica'', in ''Qohèlet'', Einaudi, Torino, 2000, p. 46. ISBN 88-06-15180-0</ref>
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==Citazioni su Pindaro==
*''Dove Pindaro assunse ai cieli il carro | del re Ierone fondatore d'Etna.'' ([[Gabriele d'Annunzio]])
*Un solo poeta lirico ha ancora inteso la sua arte unicamente come glorificazione di quanto esiste di regale, di vittorioso e di magnifico nel mondo, dove la gloria totale è il preciso necessario confluire delle due glorie: della trasfigurante e della trasfigurata. ([[Hans Urs von Balthasar]])
*Tale è la forza del ''nomos'' in un ambito come questo, e a ragione, secondo me, Pindaro disse che il ''nomos'' è il sommo sovrano. ([[Erodoto]])
*Un solo poeta lirico ha ancora inteso la sua arte unicamente come glorificazione di quanto esiste di regale, di vittorioso e di magnifico nel mondo, dove la gloria totale è il preciso necessario confluire delle due glorie: della trasfigurante e della trasfigurata. ([[Hans Urs von Balthasar]])
 
==Note==