Sincronicità: differenze tra le versioni

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*A comprendere meglio la cosa può servire la seguente considerazione generale. "Causale" accenna a un incontro nel tempo gli elementi non collegati causalmente. Non vi è nulla però di assolutamente casuale, e anche ciò che sembra massimamente tale non è altro se non qualcosa di necessario, che si realizza in modo attenuato. Delle cause determinate, per quanto lontane nella catena causale, hanno già da lungo tempo stabilito necessariamente che esso doveva verificarsi proprio ora, e contemporaneamente a quell'altra cosa. Ogni avvenimento cioè è un termine particolare di una catena di cause degli effetti, procedente nella direzione del tempo. ([[Arthur Schopenhauer]])
*– A proposito che ne pensi della sincronicità?<br />– È il mio album preferito dei Police.<br />– No, io volevo dire... gli eventi che sembrano significativamente collegati ma non hanno nessi causali riconoscibili. (''[[Criminal Minds]]'')
*Dato che non percepite il futuro e non comprendete che la vita procede in tutte le direzioni, allora sembra logico solo supporre che le forme attuali si basino su quelle precedenti. Ma così chiudete gli occhi alle prove che confutano questa teoria. ([[Jane Roberts]])
*Finora ci siamo occupati delle manifestazioni concrete di serie ricorrenti, senza tentare di spiegarle. Abbiamo scoperto che il ricorrere di dati identici identici o similari in regioni contigue o di spazio di tempo è un puro dato di fatto che deve essere accettato e che non si può spiegare con la coincidenza – o, piuttosto, che questo dato di fatto fa regnare la coincidenza in misura tale che il concetto stesso di coincidenza viene negato. ([[Paul Kammerer]])
*La tendenza dell'uomo a prendere gli auspici, [...] il suo aprir la Bibbia, i suoi giochi di carte, le sue colate di piombo e il suo contemplare il sentimento del caffè, eccetera, testimoniano la sua convinzione, contrastante a ogni fondamento razionale, che sia in qualche modo possibile riconoscere da quanto è presente e sta dinanzi agli occhi ciò che è nascosto nello spazio o nel tempo, ossia ciò che è lontano o futuro, che si possa da quello dedurre questo, se soltanto si possiede la vera chiave del cifrario. ([[Arthur Schopenhauer]])