Luigi Barzini (1908-1984): differenze tra le versioni

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==Citazioni di Luigi Barzini junior==
*{{NDR|[[Paolo Monelli]]}} È un uomo non grande, un poco curvo, con l'aria sempre di cattivo umore, che ti guarda dal basso in alto; il monocolo alla [[Erich von Stroheim|von Stroheim]] ficcato in un occhio non gli dà un aspetto marziale e aristocratico ma quello di un osservatore che (come l'orologiaio studia il meccanismo guasto, con un occhio solo, attraverso la lente) scruta attentamente il mondo com'è, il bello, il brutto, l'affascinante, il ripugnante, l'umano, sempre alla ricerca del particolare rivelatore e dell'aneddoto, senza mai stupirsene: ''nihil'' per lui è ''alienum''. <ref>Luigi Barzini, ''Introduzione'' a [[Paolo Monelli]], ''Roma 1943'', Oscar documenti, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 1979, p. VI.</ref>
*La sola [[libertà di pensiero]] per la quale è essenziale battersi è quella degli altri, anche se eretici. La libertà del pensiero di chi la pensa come me (o, in altri paesi, di chi la pensa come il governo), va da sé. Non c'è problema.<ref name=Fie>Citato in ''Che cos'è la libertà di pensiero'', ''La Fiera Letteraria'', n. 14, aprile 1973.</ref>
*Per libertà di pensiero intendo libertà di pensiero.<ref name=Fie/>