Silvio Bertoldi: differenze tra le versioni
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*[[Ettore Muti|Muti]] piacque subito. Era un uomo molto bello, con un fisico atletico, una piccola testa volitiva da etrusco, un passato – come disse [[Galeazzo Ciano|Ciano]] – «da guerriero dell'alto Medioevo»: volontario di guerra a sedici anni, a Fiume con D'Annunzio, combattente in Etiopia e in Spagna, medaglia d'oro, pluridecorato al valore. (cap. 16, p. 172)
*Romagnolo, {{NDR|Ettore Muti}} aveva il carattere estroverso e gaudente della gente della sua terra. Gli piacevano gli scherzi e le tagliatelle al ragù, aveva un suo clan di amici, diceva sempre ciò che pensava. Una specie di D'Artagnan del littorio, gran corridore di gonnelle e gran collezionista di scalpi femminili. Come è noto, quest'ultima caratteristica rende assai popolari in Italia e Muti la possedeva in larga misura. (cap. 16, p. 172)
*La prima reazione {{NDR|dopo l'annuncio sull'entrata in guerra dell'Italia}} è l'assalto ai negozi di generi alimentari. Mussolini ha parlato alle ore 18 del 10 giugno e alle 7 del mattino del giorno dopo si formano già le code davanti alle salumerie, alle drogherie, ai prestinai (le code per modo di dire: si tratta di vere e proprie cariche, con spintoni, grida e insulti). Sono già state distribuite le tessere del razionamento e le quantità di pane, di pasta, di riso, di burro, di olio assegnate a ogni cittadino si rivelano ridicole, da dieta dimagrante. Nessuno crede a una guerra breve. C'è una gran paura della fame e una gran corsa a procurarsi delle scorte. (cap. 18, p. 185)
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