Ramón Gómez de la Serna: differenze tra le versioni

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*Il [[gatto]] firma ogni suo pensiero con la [[Coda (anatomia)|coda]].<ref>Citato in [[Frédéric Vitoux]], ''Passi felpati: dizionario amoroso dei gatti'', traduzione di Giovanni Zucca, Rizzoli, Milano, 2008, p. 99. ISBN 978-88-17-02779-3</ref>
*Pittura austera, pittura di Castiglia, pittura della concentrazione, pittura pregna di luce interiore, dove lo spazio esiste per lo spazio, come l'arte esiste per l'arte. [...] [[Diego Velázquez|Velázquez]] è l'indice della bilancia della Spagna nel momento in cui la bilancia saliva più in alto e nei suoi piatti stava l'oro del Secolo d'oro. È l'equazione plastica reale e aurifera perfetta.<ref>Da ''Don Diego Velázquez'', 1943; citato in ''Velázquez'', I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, Rizzoli/Skira, Milano, 2003, pp. 183-188.</ref>
*L'indimenticabile ed eterna [[Napoli]], che a volte prende sembianze mortali e va in rovina solo per esaltare ancora di più la sua sopravvivenza, l'incanto imperituro, la voluttuosità inesauribile che strugge il cuore con un piacere malinconico e ardente, con un supremo "qualcosa" che non è il golfo azzurrino, né le sue grotte trasparenti, né il suo vulcano dongiovannesco, né la sua Pompei, che ride e vive in idillio perpetuo nelle sue rovine, ma qualcosa di così particolare e così suo, che fa vivere nella nascosta trattoria l'averno e il cielo, l'angelico e l'umano, ciò che è stato e ciò che sarà poi, ed ancor più, il più struggente non voler morire che ho mai conosciuto.<ref>Da ''Prólogo'' a ''La mujer de ámbar'', Espasa Calpe, Madrid, 1981; citato in ''L'averno e il cielo, Napoli nella letteratura spagnola e ispanoamericana'', a cura di Teresa Cirillo Sirri e José Vicente Quirante Rives, Libreria Dante & Descartres, Napoli, 2007, p. 87. ISBN 978-88-6157-015-3</ref>
 
==''Mille e una greguería''==