Amir Taheri: differenze tra le versioni

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*Non è giusto incolpare il Pakistan d'aver tenuto in vita i [[talebani]] – essi ricevono appoggio anche dai mullah in Teheran e dagli islamisti in tutto il mondo – ma non c'è dubbio che [[Pervez Musharraf|Musharraf]] ha fatto meno di quanto gli spettava fare nel combatterli.
:''Its unfair to blame Pakistan for keeping the Taliban alive – it also gets support from the mullahs in Tehran and Islamists throughout the world – but there’s no doubt that Musharraf has done less than his share in fighting them.''<ref>{{en}} Da [http://nypost.com/2007/08/10/why-pakistan-needs-musharraf/ ''Why Pakistan needs Musharraf''], ''NYPost.com'', 10 agosto 2007.</ref>
 
*Una volta paracadutista, sempre paracadutista. Ecco come si potrebbe descrivere il Presidente pakistano generale [[Pervez Musharraf]] alla vigilia della sua decisione nel fine settimana di sospendere la costituzione e d'imporre lo stato d'emergenza. Gli è sempre riuscito in passato di tirarsi fuori da situazioni difficili. Ma funzionerà la tattica questa volta? [...] Nel 1999, Musharraf andò il potere con un colpo di stato ma non impose la legge marziale. Otto anni dopo ha optato per un secondo colpo di stato, questa volta con il pugno di ferro – uno sferzante commento su quello che lui stesso ha conseguito mentre è stato in carica come presidente.
:''Once a paratrooper, always a paratrooper. That's how Pakistani President Gen. Pervez Musharraf could be described in the wake of his decision over the weekend to suspend the Constitution and impose a state of emergency. He has always managed to shoot his way out of tight corners in the past. But will the tactic work this time? [...] In 1999, Musharraf came to power through a coup and didn't impose martial law. Eight years later, he has opted for a second coup, this time with the iron fist – a biting comment on his own performance in office.''<ref>Da [http://nypost.com/2007/11/07/musharrafs-coup-what-to-do/ ''Musharraf's coup: What to do''], ''New York Post'', 7 novembre 2007.</ref>
 
*Il Pakistan, malgrado l'attaccamento della maggior parte del suo popolo verso un certo tipo di politica elettorale, resta una nazione costruita attorno ad un esercito. Paradossalmente, persino i cittadini che parlano di più di democrazia, spesso guardano all'esercito come a un potenziale salvatore, una sorta di deus ex machina che, nei momenti cruciali, può intervenire per far uscire la nazione da un'impasse. In poco più di mezzo secolo come stato, il Pakistan ha subito quattro golpe militari, ognuno dei quali accolto inizialmente con favore dalla maggior parte del popolo.