Linguaggio: differenze tra le versioni

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*Un linguaggio è un dialetto che possiede il suo esercito e la sua marina. ([[Max Weinreich]])
*Un fonarsi e un affonarsi continuo: la lingua è suono, concerto di brevi e di lunghe. I tempi danno il sentimento. Così, il disegno cominciò a formarsi piano piano per gemmazioni, sentivo che dovevo far accadere una discesa agl'inferi e misurarmi con l' altro mondo. ([[Giuliano Scabia]])
*''Un populu | mittitulu a catina | spugghiatulu | attuppatici a vucca | è ancora libiru. || Livatici u travagghiu | u passaportu | a tavola unni mancia | u lettu unni dormi | è ancora riccu. || Un populu, diventa poviru e servu | quannu ci arrubbano a lingua | addutata di patri: è persu pi sempri.'' ([[Ignazio Buttitta]])
:Un popolo rimane libero anche se lo mettono in catene, se lo spogliano di tutto, se gli chiudono la [[bocca]]; un popolo rimane ricco anche se gli tolgono il lavoro, il passaporto, la tavola su cui mangia, il letto in cui dorme. Un popolo diventa povero e servo quando gli rubano la lingua ereditata dai padri: allora sì, è perso per sempre!
*Una lingua si altera o nell'interna struttura delle parole, o nell'integrità delle sue forme grammaticali. Le parole antiquandosi tendono a surrogare alle consonanti gagliarde e dure le deboli e dolci, alle vocali sonore le sorde dapprima, poi le mute; i suoni pieni s'estinguono poc'a poco e si perdono, le finali dispajono, le parole si contraggono ; in conseguenza le lingue divengono meno melodiose ; voci che lusingavano e riempivano l'orecchio, non offrono più che un senso mnemonico e quasi una cifra. Né basta. Il cambiamento, oltre snaturar le voci, estendesi alle forme grammaticali, che sono l'anima delle lingue, di cui le parole non sono che il corpo. ([[Cesare Cantù]])