Tiziano Sclavi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Tiziano Sclavi==
*A me, fin da bambino, sono venute delle idee e quindi così sono divenuto uno scrittore e un fumettaro. Insomma, è proprio perché gli vengono da chissà dove delle idee che un ragazzo, invece di andare a giocare, si mette a scrivere (o a dipingere o a comporre musica).<ref>Dall'intervista ''[http://www.sergiobonellieditore.it/dylan/servizi/faq.html Risponde Dylan Dog]'', ''Sergiobonellieditore.it''.</ref>
*Ho cominciato a scrivere da bambino, spinto dal desiderio di imitare le cose che mi piacevano. Mi piacevano i western e in seconda media ho scritto un “romanzo”"romanzo" western. Poi ero fanatico di 007, avevo letto tutti i libri di Fleming e ne volevo ancora, così me ne sono scritto uno da solo. Da che mi ricordo, a parte un inizio in cui volevo disegnare, ho sempre aspirato a diventare uno scrittore.<ref>Da Roberto Colonna, ''Intervista a Tiziano Sclavi'', in Roberto Colonna (a cura di), ''Il fumetto italiano. Saggi e interviste'', a cura di Roberto Colonna, in ''Pagine Inattuali'', nº 7, Arcoiris Edizioni, 2017, p. 115,. ISBN 978-88-99877-12-5.</ref>
*I morti non hanno componenti. Tutte le macchine, compreso l'uomo, sono un insieme di componenti. Un'assurdità, perché basta che se ne guasti uno, anche minimo, e la macchina funziona male, o non funziona più del tutto. I morti sono un pezzo unico, la perfezione. La testa. Il pensiero puro. (da ''Non è successo niente'', Mondadori)
*{{NDR|Perché Dylan è pieno di fobie?}} In effetti, [[Dylan Dog]] soffre di tante cose, ha paura dell'aereo, soffre di vertigini, a volte è depresso. Non volevo farne un vincente, un super-uomo alla [[Tex]]. Lui è uno che qualche volta perde, oppure, se vince, non vince mai completamente. In fondo, non sembra neppure un eroe del fumetto. Le mie storie non sono mai consolatorie perché l'orrore non finisce. Si ricomincia sempre da capo. (da ''[http://www.sergiobonelli.it/sezioni/141/faq Dylan Dog]'', ''SergioBonelli.it'')
*Non prendertela se ti considerano mezzo scemo. Si vede che ti conoscono solo a metà. (<ref>Citato in [[Gino e Michele]], [[Matteo Molinari]], ''Le Formiche: anno terzo'', Zelig Editore, 1995, § 1589).</ref>
*{{NDR|Sull'anime ''[[Devilman]]''}} Peccato che un prodotto di tale impatto visivo sia destinato a non uscire dai confini giapponesi a causa della storica miopia italiana. (da ''Il diavolo dalla A alla Z'', Sergio Bonelli Editore, allegato all'albo speciale n. 2 di Dylan Dog del 1988)
*Senza accorgersene posò quasi il piede su una [[biscia]]. Invece di fuggire, la biscia rimase lì, e voltò la testa in su, a guardarla, a guardare tutti quegli strani esseri viscidi e schifosi. (da<ref>Da ''Apocalisse'', Camunia, Milano, 1993, [http://www.google.com/search?num=100&safe=off&q=%22Senza+accorgersene+posò+quasi+il+piede+su+una+biscia.+Invece+di+fuggire,+la+biscia+rimase+lì,+e+voltò+la+testa+in+su,+a+guardarla,+a+guardare+tutti+quegli+strani+esseri+viscidi+e+schifosi.%22&um=1&ie=UTF-8&tbo=u&tbm=bks p. 97]).</ref>
*Tre cose che mi fanno orrore? Mi spiace, ne ho una sola: tutto. (citato<ref>Citato in ''Le notti della luna piena'', Dylan Dog n. 3, seconda ristampa, agosto 1991).</ref>
 
{{IntestazioneInt|Intervista di [[Antonio Gnoli]],Da ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/04/04/ragazzi-venuti-dal-nulla.html I ragazzi venuti dal nulla]''|Intervista di [[Antonio Gnoli]], ''la Repubblica'', 4 aprile 1998}}
*{{NDR|Il [[XX secolo]]}} È stato il più orribile, perché abbiamo avuto tutto il peggio: due guerre mondiali, [[Adolf Hitler|Hitler]], [[Stalin]], gli orrori dell'[[Olocausto]], [[Augusto Pinochet|Pinochet]], l'[[AIDS]], la [[televisione]]. È stato un secolo disastroso.
*Le cose cambiano. Se c'è movimento. Ricordo una frase di [[Georg Christoph Lichtenberg|Lichtenberg]] che dice: "Non posso dire se le cose saranno migliori quando cambieranno, ma so che devono cambiare se si vuole che siano migliori"<ref>Da{{cfr}} ''[[Georg Christoph Lichtenberg#Osservazioni e pensieri|Osservazioni e pensieri]]'': "«Non so dire in verità se la situazione sarà migliore quando cambierà; posso dire che deve cambiare se si vuole che sia migliore".»</ref>, lo diceva nel Settecento, ma vale anche oggi.
*La [[morte]] è un evento come la vita. Non so che relazione esista fra le due. So però di non credere in un al di là, per questo spero fortemente che la vita sia migliore o migliorabile.
*Se fossi un dittatore fucilerei tutti coloro che non sono gentili. Mi danno fastidio i soprusi.
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==Bibliografia==
*Tiziano Sclavi, ''Nel Buio. Canzoni e ballate di morte e d'amore'', Camunia, 1993.
*Tiziano Sclavi, ''Tre'', Mondadori 1994.