Alessandro Benvenuti: differenze tra le versioni

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*Lo sponsor politico ti può servire per prendere un finanziamento pubblico che in parte viene dilapidato dal produttore esecutivo, in parte va a finire nel film. Essere l'amante di qualcuno o avere uno zio politico sicuramente aiuta, però poi c'è il mercato che in qualche modo ti punisce.
*{{NDR|Sul doppio ruolo di attore e regista}} Io riesco ad avere buoni risultati in entrambi i casi perché, da attore, quando dirigo riesco a capire molto meglio il mio collega attore, più di un regista che fa solo il regista. C'è una completezza in più, si capiscono le vere difficoltà, gli scogli psicologici che ha un attore. Riesci a consigliarlo meglio. In qualche modo è appagante fare l'uno e l'altro.
 
{{Int|Da ''[http://agenziastampaitalia.it/cultura/teatro/31956-intervista-ad-alessandro-benvenuti Intervista ad Alessandro Benvenuti]''|Intervista di Simona M. Frigerio, ''Agenziastampaitalia.it'', 12 dicembre 2016.}}
*Io nasco in [[teatro]] e, come [[attore]], credo di dare il meglio di me in questo ambiente. Soprattutto perché faccio le cose che sento e affronto le tematiche che mi interessano.
*{{NDR|Sul [[cinema]]}} Penso sia il giocattolo più bello al mondo. E quando lavoro in un film, preferisco firmarne la regia, dato che è un viaggio incredibile dentro al senso delle cose.
*Posizionare la macchina da presa non è un semplice atto fisico, bensì una scelta intellettuale. Non c'è niente di più gratificante che trovare l'angolazione giusta perché il pubblico veda e, di conseguenza, comprenda esattamente quello che si vuole comunicare.
*Per me esiste solo il teatro della morte o quello della vita. Il primo annoia mortalmente. Non credo nella divisione in generi.
*Per me, esiste la pochezza dei produttori e di certi attori che non capiscono che quello che conta è come si affronta il genere e non il genere in se stesso. Esistono tragedie tragiche e commedie ridicole. Quando si dovrebbe, al contrario, trovare una via di mezzo dettata dall'intelligenza e dalla professionalità. Bisogna essere seri quando si affronta questo mestiere, sia che si voglia far ridere o piangere. Mai prendere in giro il pubblico.
*Dobbiamo essere in grado di far vivere agli spettatori un incanto e, perché ciò accada, non dobbiamo creare, dietro le quinte, un inferno sul modello [[Luca Ronconi|Ronconi]], bensì una situazione di armonia che permetta al pubblico di sentire il respiro dei fiori di primavera. Questo è il teatro che amo.
*Ci sono due nemici dei giovani di talento. Il primo è il produttore, il secondo è il regista.
*{{NDR|Sulla stato della cultura in Italia}} Stiamo vivendo un declino che, per la storia, è una frazione di secondo; ma per noi è una caduta al rallenty.
 
==Filmografia==