Giovanni Passannante: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m wlink
m sistemo
Riga 3:
 
==Citazioni di Giovanni Passannante==
*Dal 1860 fin'oggi tutti i liberali che sono stati al potere non hanno mai dato conto del loro operato, sicché occorre prima sbarazzarci di costoro; poi giù le autorità tutte: dobbiamo governare in nome di Cristo. (citato<ref>Citato in Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante'', Galzerano, 2004, p. 49).</ref>
*I regni surti dalla [[rivoluzione]] cadono colle rivoluzioni. I regni poggiati sull'amore sono stabili come il regno di [[Cristo]]. (citato<ref>Citato in Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante'', p. 128).</ref>
*Il Governo passato era rappresentanto dalle tre proverbiali F, significanti: ''Festa, farina e forca'', alle quali oggi sono sostituite le tre P, e cioè: ''Parlate, pagate e piangete!'' (citato<ref>Citato in Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante'', p. 388).</ref>
*La [[Maggioranza e minoranza|maggioranza]] che si rassegna è colpevole. La [[Maggioranza e minoranza|minoranza]] ha il diritto di richiamarla. (citato<ref>Citato in Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante'', p. 383).</ref>
*La tassa sul macinato è un delitto commesso, una perfetta inquisizione del Santo Ufficio che si è voluto dare al popolo come premio. (citato<ref>Citato in Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante'', p. 694).</ref>
*Non curo la morte, ma non voglio passare per pazzo; cadrebbe il [[principio]] e mostrerei il contrario delle mie azioni. Che importa a me la vita? Voglio che il principio si mantenga. (citato<ref>Citato in [[Cesare Lombroso]], ''Pazzi ed anomali'', S. Lapi, 1890, p. 315) .</ref>
*Non vi fidate di [[Garibaldi]]! Perché Garibaldi ama la monarchia. (citato<ref>Citato in Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante'', p. 259).</ref>
*Non nutro rancori contro [[Umberto I di Savoia|Umberto I]], ma ho un odio innato contro tutti i regnanti. (citato<ref>Citato in Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante'', p. 47).</ref>
*Non sono né internazionalista, né socialista. Non capisco anzi che cosa significhino le parole internazionalismo e socialismo. Il mio ideale è la Repubblica Universale. (citato<ref>Citato in Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante'', p. 48).</ref>
 
==Citazioni su Giovanni Passannante==
Riga 19:
*I regicidi non li uccidono, ma al contrario, prolungano la loro vita, perché sentano meglio la morte. Guardate Passannante ed Acciarito, entrambi pazzi. [...] Tutti coloro che hanno fatto vivere Passannante sono stati promossi di grado e decorati, perché certi grand'uomini hanno bisogno, per vivere, delle sofferenze degli eroi che li fanno tremare. ([[Amilcare Cipriani]])
*Ora, o signori, quest'attentato è una rivelazione. Mettiamoci una mano sulla coscienza: quanti siamo qui dentro credevamo impossibile un fatto di questa natura. Perché è desso avvenuto? È un fatto isolato? Chi armò la mano di quel miserabile assassino? Io non lo so. Appartiene all'autorità giudiziaria con le sue indagini spargere qualche raggio di luce su questo doloroso mistero. Ma il paese, o signori, è stato gettato in una angosciosa inquietudine da questo fatto, e da quelli che hanno dimostrato di avere con esso una eloquente corrispondenza, intrapresi a danno di pacifici cittadini, con brutalità indegna di uomini che vivono in mezzo ad un popolo così civile ed abituato all'esercizio delle libertà, quale si è mostrato da quattro lustri il popolo italiano. ([[Pasquale Stanislao Mancini]])
*Passannante è rimasto seppellito vivo, nella più completa oscurità, in una fetida cella situata al di sotto del livello dell'acqua, e lì, sotto l'azione combinata dell'umidità e delle tenebre, il suo corpo perdette tutti i peli, si scolorì e gonfiò [...] il guardiano che lo vigilava a vista aveva avuto l'ordine categorico di non rispondere mai alle sue domande, fossero state anche le più indispensabili e pressanti. Il signor Bertani [...] poté scorgere quest'uomo, esile, ridotto pelle e ossa, gonfio, scolorito come la creta, costretto immobile sopra un lurido giaciglio, che emetteva rantoli e sollevava con le mani una grossa catena di 18 chili che non poteva più oltre sopportare a causa della debolezza estrema dei suoi reni. (Salvatore Merlino; citato<ref>Citato in ''L'Italia così com'è'', 1891; in "Al caffè", di [[Errico Malatesta]], ''Al caffè'', 1922.</ref> (Salvatore Merlino; )
*Signori, pensiamo ai poveri digiuni, andiamo a desinare... anche per un po' di riguardo ai cuochi... che vedete cosa fanno!... ([[Umberto I di Savoia|Umberto I]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*Giuseppe Galzerano, ''Giovanni Passannante. La vita, l'attentato, il processo, la condanna a morte, la grazia '"regale'" e gli anni di galera del cuoco lucano che nel 1878 ruppe l'incantesimo monarchico'', Galzerano, Casalvelino Scalo, 2004.
*[[Cesare Lombroso]], ''Pazzi ed anomali'', S. Lapi, Città di Castello, 1890.
 
Line 29 ⟶ 32:
{{interprogetto}}
 
[[Categoria{{DEFAULTSORT:Anarchici italiani|Passannante, Giovanni]]}}
[[Categoria:Anarchici italiani]]