Indira Gandhi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Indira Gandhi==
*Io rifiuto le chiaccherechiacchiere fiorite. E i complimenti, semmai, li rivolgo dopo che il lavoro è fatto. Ma in India tale mio atteggiamento non gli è mai andato giù e quando dico: «Andiamo al dunque, svelti!», ci restano male. (da un'intervista con [[Oriana Fallaci]], febbraio 1972<ref name="fallaci1974">Citato in [[Oriana Fallaci]], ''Intervista con la storia'', Rizzoli, Milano, 1974.</ref>)
*Io non so recitare, mi mostro sempre per quella che sono, con l'umore che ho. Se sono contenta, mi mostro contenta; se sono arrabbiata, mi mostro arrabbiata. Senza preoccuparmi di come reagiscono gli altri. Quando s'è avuta una vita difficile come la mia, non ci si preoccupa di come reagiscono gli altri. (da un'intervista con Oriana Fallaci, febbraio 1972<ref name="fallaci1974"/>)
*Io credo che si debba fare quel che ci sembra giusto. E se quel che ci sembra giusto comporta un pericolo... bene: bisogna rischiare il pericolo. (da un'intervista con Oriana Fallaci, febbraio 1972<ref name="fallaci1974"/>)
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*Lo sa che, fino a ieri, i poveri mettevano al mondo i bambini con l'unico scopo di servirsene? Però come cambiare, con la forza e all'improvviso, un'abitudine millenaria? L'unico modo è pianificare, con un mezzo o l'altro, le nascite. E la sterilizzazione degli uomini è un mezzo per pianificare le nascite. Il mezzo più radicale, più sicuro. A lei sembra atroce. A me sembra che, ben usato, non sia affatto atroce: non trova nulla di male a sterilizzare un uomo che ha già messo al mondo otto o dieci bambini. Specialmente se serve a far vivere meglio quegli otto o dieci bambini. (da un'intervista con Oriana Fallaci, febbraio 1972<ref name="fallaci1974"/>)
*Le donne, a volte esagerano: vero. Però è solo quando si esagera che gli altri ci ascoltano. (da un'intervista con Oriana Fallaci, febbraio 1972<ref name="fallaci1974"/>)
*In India le donne non sono mai state in competizione ostile con gli uomini: perfino nel passato più lontano, ogniqualvolta una donna è emersa come un capo, magari come una regina, il popolo l'ha accettata. Come fatto normale e non eccezionale. Non dimentichiamo che in India, il simbolo della forza è una donna: la dea Shakti. Non solo: la lotta per l'indipendenza, qui, è stata condotta in uguale misura dagli uomini e dalle donne. E quando l'indipendenza è statstata acquisita, nessuno se n'è dimenticato. Nel mondo occidentale, invece, non è mai successo nulla del genere: le donne hanno partecipato, sì, ma le rivoluzioni sono sempre state fatte dagli uomini e basta. (da un'intervista con Oriana Fallaci, febbraio 1972<ref name="fallaci1974"/>)
*È un gran privilegio aver vissuto una vita difficile, e questo privilegio lo hanno avuto in molti nella mia generazione: io a volte mi chiedo se i giovani d'oggi non siano privati dei drammi che costruirono noi... (da un'intervista con Oriana Fallaci, febbraio 1972<ref name="fallaci1974"/>)
*{{NDR|Su [[Jawaharlal Nehru]]}} Mio padre era un santo. Era la cosa più vicina a un santo che si possa trovare in un uomo normale. Perché era così buono. Così incredibilmente, insopportabilmente buono. (da un'intervista con Oriana Fallaci, febbraio 1972<ref name="fallaci1974"/>)
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==Citazioni su Indira Gandhi==
*Affrontava l'India di petto. Nelle campagne elettorali usava lo slogan '"l'India è Indira e Indira è l' India' ". Il padre non avrebbe mai detto una cosa simile. Ed è forse con lei, nei suoi ultimi anni di governo, che la famiglia Nehru ha perduto l'aureola. ([[Bernardo Valli]])
 
===[[Zulfiqar Ali Bhutto]]===