Giuseppe Di Stefano: differenze tra le versioni

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*Noi facciamo i [[cantante|cantanti]] per i quattrini, perché la gloria l'attacchiamo al tram. (citato da Pier Maria Paoletti, ''Il tenore monello Di Stefano dalla Scala con simpatia'', intervista a ''la Repubblica'', 6 aprile 1994)
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1328_02_1988_0159_0021_19282706/ Non canto più l'opera perché fumo il toscano]''|Intervista di Vittoria Doglio, ''Stampa Sera'', 30 giugno 1988.}}
*L'[[Opera lirica|opera]] per me è e resta uno spettacolo d'elite, nel senso che bisogna conoscerla profondamente per amarla.
*Quanti, tra coloro che vanno a [[teatro]], sanno davvero cosa si apprestano a vedere e sentire?
*{{NDR|Sul [[Verismo]]}} È l'estremo approdo del melodramma, è la musica che un uomo come me, nato nel Novecento, sente più vicina.