Giuseppe Di Stefano: differenze tra le versioni

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'''Giuseppe Di Stefano''' (1921 – 2008), tenore italiano.
 
==Citazioni di Giuseppe Di Stefano==
*Per l'arte del canto occorrono, dunque, due strumenti, la voce e l'espressione: come due grandi fiumi che scaturiscano da due sorgenti diverse, ma confluiscano in un solo magico momento della rappresentazione teatrale o dell'esecuzione concertistica di un pezzo classico o di una canzone napoletana (quest'ultima, poi, costituisce il banco di prova di tutti i grandi cantanti). Perché l'arte del canto consiste proprio nel colorire la parola con espressione, dominando il proprio strumento naturale, la voce. (da ''L'arte del canto'', p. 8, Rusconi, 1989)
 
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*Noi facciamo i [[cantante|cantanti]] per i quattrini, perché la gloria l'attacchiamo al tram. (citato da Pier Maria Paoletti, ''Il tenore monello Di Stefano dalla Scala con simpatia'', intervista a ''la Repubblica'', 6 aprile 1994)
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1328_02_1988_0159_0021_19282706/ Non canto più l'opera perché fumo il toscano]''|Intervista di Vittoria Doglio, ''Stampa Sera'', 30 giugno 1988.}}
*L'opera per me è e resta uno spettacolo d'elite, nel senso che bisogna conoscerla profondamente per amarla.
*Quanti, tra coloro che vanno a [[teatro]], sanno davvero cosa si apprestano a vedere e sentire?
*{{NDR|Sul [[Verismo]]}} È l'estremo approdo del melodramma, è la musica che un uomo come me, nato nel Novecento, sente più vicina.
*L'istinto deve esserci, come pure la generosità: non avremmo avuto un [[Enrico Caruso|Caruso]] se avesse cantato risparmiandosi.
 
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[[Categoria{{DEFAULTSORT:Cantanti italiani|Di Stefano, Giuseppe]]}}
[[Categoria:Cantanti italiani]]