Giampiero Boniperti: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Su [[Roberto Bettega]]}} Roberto è stato uno dei giocatori che hanno fatto la storia bianconera [...] un grande campione, un simbolo.<ref>Da ''Enciclopedia dello sport'', ed. Universo.</ref>
*Si giocava un derby, ero centravanti, segnavo molto. Segnai anche quella volta: o meglio, fui certo di aver segnato, perché battei in rete a colpo sicuro. Alzai le braccia al cielo, le abbassai, me le misi nei capelli. Sulla linea era sorto, materializzandosi dal nulla, [[Valentino Mazzola]], aveva fermato il mio tiro, aveva stoppato il pallone. Tornai verso il centro del campo con la testa china, ero deluso, quasi disperato. Avevo fatto pochi passi, ricordo, avevo appena superato il limite dell'area di rigore granata, quando alzai gli occhi, come avvertito da un boato progressivo che invadeva il campo. Mazzola si era già materializzato là, vicino alla mia porta, e segnava!<ref name=mazzol/>
*Una testa senza [[capelli]] è più leggera anche per il calcio. E' giusto presentarsi in pubblico con un aspetto decente.<ref>Citato in Luca Valdisseri, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/13/Sibilia_tuono_Tagliati_capelli_niente_co_0_9608135222.shtml E Sibilia tuonò: "Tagliati i capelli o niente ingaggio"]'', ''Corriere della Sera'', 13 agosto 1996.</ref>
*{{NDR|Sullo Stile Juventus}} Un modo di vivere, di comportarsi, di ragionare.<ref>Citato in [[Gianni Mura]]; Andrea Gentile, Aurelio Pino, ''Non gioco più, me ne vado: gregari e campioni, coppe e bidoni'', ''Il Saggiatore'', Milano, 2013, p. 190. ISBN 88-4281-752-X</ref>
*[[Vittoria|Vincere]] non è importante: è la sola cosa che conti.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', Dalai Editore, 1992, p. 97. ISBN 88-8598-826-2</ref>