Impero russo: differenze tra le versioni

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*Colosso dai piedi di creta. ([[Denis Diderot]])
*Il governo russo è una monarchia assoluta temperata dall'assassinio. ([[Astolphe de Custine]])
*La classe operaia non è la sola a gemere sotto il giogo del regime zarista. Anche altre classi sociali sono soffocate dal pesante tallone dell'autocrazia. Gemono i contadini russi, spossati dalla fame permanente, immiseriti dall'insopportabile pressione fiscale, lasciati in preda ai mercanti borghesi e ai «nobili» proprietari fondiari. Gemono il popolo minuto delle città, i piccoli impiegati dello stato e delle società private, i piccoli funzionari e, in generale, la numerosa popolazione minuta delle città, la cui esistenza, come quella della classe operaia, non è assicurata, e che ha motivo di essere malcontenta della sua condizione sociale. Geme una parte della piccola e anche della media borghesia, che non può adattarsi alla frusta e alla sferza dello zar, particolarmente la parte colta della borghesia, i cosiddetti rappresentanti delle professioni liberali (insegnanti, medici, avvocati, studenti, e in generale gli intellettuali). Gemono le nazionalità e le confessioni religiose oppresse in Russia, compresi i polacchi ed i finni, perseguitati nella propria patria, offesi nei loro sentimenti più sacri, e che vedono calpestati insolentemente dall'autocrazia diritti e libertà ereditati dalla storia. Gemono gli ebrei, continuamente perseguitati ed offesi, privati perfino di quei miseri diritti di cui godono gli altri sudditi russi: il diritto di libero domicilio, il diritto di frequentare le scuole, il diritto di occupare degli impieghi, ecc. Gemono i georgiani, gli armeni e le altre nazionalità, private del diritto di avere scuole proprie, di poter lavorare nelle istituzioni di stato, costrette a sottostare a quell'infame e oppressiva politica di [[russificazione]], attuata con tanto ardore dall'[[autocrazia]]. Gemono molti milioni di russi appartenenti a sette religiose, che vogliono credere e celebrare i riti secondo la propria coscienza e non secondo i voleri dei preti ortodossi. Gemono... ma è impossibile enumerare tutti coloro che sono oppressi, perseguitati dall'autocrazia della Russia. ([[Stalin]])
*Manterrò per il bene della Russia intera il principio dell'autocrazia assoluta, nel modo fermo e deciso come l'ha fatto mio padre. ([[Nicola II di Russia]])
*Tutti sbagliano quando dicono che la Russia è un impero. La Russia è una parte del mondo. ([[Dmitrij Sergeevič Merežkovskij]])
*Una delle piaghe che hanno coperto di vergogna la vecchia Russia è quella dell'oppressione nazionale.<br>Le persecuzioni religiose e nazionali, la russificazione forzata degli «allogeni», le vessazioni nei confronti delle istituzioni culturali nazionali, la privazione dei diritti elettorali e della libertà di trasferirsi da un luogo all'altro, l'incitamento all'odio reciproco fra le nazionalità, i pogrom e i massacri: è l'oppressione nazionale di trista memoria. ([[Stalin]])
 
===[[Virginio Gayda]]===
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*La scarsissima importanza delle città russe contribuì più di ogni altra cosa allo sviluppo di uno Stato di tipo asiatico ed escludeva in particolare la possibilità di una riforma religiosa, cioè di una sostituzione dell'ortodossia feudale e burocratica con una varietà più moderna di cristianesimo, adatta alle esigenze della società borghese. La lotta contro la chiesa di Stato non andò al di là della formazione di sette contadine, di cui quella dei Vecchi Credenti fu la più potente.
*Sotto la pressione della più ricca Europa, lo Stato russo assorbiva una parte della ricchezza nazionale relativamente più considerevole che in Occidente e così non solo condannava le masse popolari a una duplice miseria, ma indeboliva anche le basi delle classi possidenti. Avendo tuttavia bisogno dell'appoggio di queste ultime, lo Stato stimolava e regolava la loro formazione. Come risultato, le classi privilegiate, burocratizzate, non poterono mai svilupparsi pienamente e quindi lo Stato russo si avvicinava sempre più ai regimi dispotici dell'Asia.
 
===[[Stalin]]===
*La classe operaia non è la sola a gemere sotto il giogo del regime zarista. Anche altre classi sociali sono soffocate dal pesante tallone dell'autocrazia. Gemono i contadini russi, spossati dalla fame permanente, immiseriti dall'insopportabile pressione fiscale, lasciati in preda ai mercanti borghesi e ai «nobili» proprietari fondiari. Gemono il popolo minuto delle città, i piccoli impiegati dello stato e delle società private, i piccoli funzionari e, in generale, la numerosa popolazione minuta delle città, la cui esistenza, come quella della classe operaia, non è assicurata, e che ha motivo di essere malcontenta della sua condizione sociale. Geme una parte della piccola e anche della media borghesia, che non può adattarsi alla frusta e alla sferza dello zar, particolarmente la parte colta della borghesia, i cosiddetti rappresentanti delle professioni liberali (insegnanti, medici, avvocati, studenti, e in generale gli intellettuali). Gemono le nazionalità e le confessioni religiose oppresse in Russia, compresi i polacchi ed i finni, perseguitati nella propria patria, offesi nei loro sentimenti più sacri, e che vedono calpestati insolentemente dall'autocrazia diritti e libertà ereditati dalla storia. Gemono gli ebrei, continuamente perseguitati ed offesi, privati perfino di quei miseri diritti di cui godono gli altri sudditi russi: il diritto di libero domicilio, il diritto di frequentare le scuole, il diritto di occupare degli impieghi, ecc. Gemono i georgiani, gli armeni e le altre nazionalità, private del diritto di avere scuole proprie, di poter lavorare nelle istituzioni di stato, costrette a sottostare a quell'infame e oppressiva politica di [[russificazione]], attuata con tanto ardore dall'[[autocrazia]]. Gemono molti milioni di russi appartenenti a sette religiose, che vogliono credere e celebrare i riti secondo la propria coscienza e non secondo i voleri dei preti ortodossi. Gemono... ma è impossibile enumerare tutti coloro che sono oppressi, perseguitati dall'autocrazia della Russia. ([[Stalin]])
*La criminale autocrazia zarista ha condotto il nostro paese sull'orlo dell'abisso. La rovina di una massa di cento milioni di contadini nella Russia, la condizione di oppressione e di miseria della classe operaia, gli enormi debiti statali e le gravi imposte, l'intiera popolazione priva di diritti, gli infiniti arbitri e la violenza che regnano in tutte le sfere della vita, infine l'assoluta precarietà della vita e dei beni dei cittadini: ecco il terribile quadro che offre oggi la Russia. Non è possibile continuare a lungo così! L'autocrazia che ha creato tutti questi orrori tenebrosi, dev'esser distrutta! È sarà distrutta!
*Una delle piaghe che hanno coperto di vergogna la vecchia Russia è quella dell'oppressione nazionale.<br>Le persecuzioni religiose e nazionali, la russificazione forzata degli «allogeni», le vessazioni nei confronti delle istituzioni culturali nazionali, la privazione dei diritti elettorali e della libertà di trasferirsi da un luogo all'altro, l'incitamento all'odio reciproco fra le nazionalità, i pogrom e i massacri: è l'oppressione nazionale di trista memoria. ([[Stalin]])
 
==Voci correlate==