Stato Imperiale dell'Iran: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 31:
*Entrambi i re Pahlavi cercarono, in tempi differenti e con differenti metodi, di togliere rilievo al carattere islamico dell'Iran. Per conseguire questo obiettivo entrambi incoraggiarono la rinascita del passato "Ariano" preislamico dell'Iran.
*L'intera regione dal Nord Africa – in cui il Marocco era coinvolto nella guerra del Sahara Occidentale – al subcontinente indiano formavano un "arco di instabilità". Il conflitto arabo-israeliano, il conflitto indo-pakistano sul Kashmir e la disputa fra Afganistan e Pakistan sul Pushtunistan erano solo i più importanti campi minati che minacciavano la regione. In mezzo a tutto questo, l'Iran era un autentico paradiso di tranquillità con buoni rapporti con tutti gli stati della regione.
*La persuasione dello Reza Scià Reza che la maggior parte dei mali dell'Iran provenisse dal suo "Arabsadeghi" (letteralmente: essere investiti dall'arabizzazione) aveva riportato nel dibattito politico ufficiale l'antico Iran come pietra angolare della nuova identità nazionale. Con Reza Scià costretto all'esilio, lo sforzo di re-iranizzazione era stato abbandonato nel caos e nella confusione della guerra e della crisi politica. La personale fede islamca dello Mohhammad Reza Scià fece di lui un "re-iranizzatore" di gran lunga meno entusiasta di quanto era stato suo padre. Ma nel 1960 Mohammad Reza Scià riscoprì il nazionalismo persiano come una potenziale alternativa attraente a due ideologie che, era convinto, minacciavano la prosperità e l'indipendenza dell'Iran: lo sciismo dominato dai mullah e il comunismo sponsorizzato dall'Unione sovietica.
*La "[[Rivoluzione bianca|Rivoluzione Bianca]]" aveva creato una nuova classe urbana di uomini d'affari dallo stile imprenditoriale aggressivo, di appaltatori, speculatori e trafficanti d'influenza che maneggiavano l'apparato statale come uno strumento per assicurarsi e distribuire privilegi. Lo Scià credeva di poter essere al di sopra delle classi sociali ed agire da arbitro disinteressato dei conflitti nella società. In più allargò il divario fra i più ricchi e i più poveri e creò una nuova classe media urbana la cui vita quotidiana non poteva mai essere all'altezza delle loro aspirazioni ad un migliore accesso ad un maggior numero di beni e servizi. Questa nuova classe provava inoltre risentimento per il fatto di essere esclusa dai processi decisionali.
*Prima che Khomeyni prendesse il potere, non c'erano quasi omicidi politici nel paese. Chi vinceva risparmiava sempre le vite degli sconfitti mandandoli in esilio o relegandoli in province remote. La ragione di questa magnanimità era che i vincitori e i perdenti nella politica iraniana erano spesso legati da vincoli di sangue o matrimoniali: non potevano condannare a morte un familiare.