Mafia: differenze tra le versioni

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Pappalardo
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*{{NDR|Sul ruolo che svolge l'esperienza [[scuola italiana|scolastica]] nel formare la mentalità mafiosa}} Nessuno ha mai voluto aggredire la vera struttura [[corruzione|corruttiva]] della [[Italia|società italiana]], la classe scolastica. Questi ragazzini che vengono addestrati, nei comportamenti quotidiani, a sviluppare una mentalità mafiosa, fatta di complicità contro le istituzioni [...] una solidarietà omertosa, in cui l'obiettivo comune è dato dall'[[disonestà scolastica|ingannare chi è in cattedra]] [...] e dove gli individui, anziché perseguire il loro scopo, cioè primeggiare per merito, si coalizzano per lucrare il massimo risultato con il minimo sforzo [...] tradendo ogni principio etico individuale, la trasparenza dei comportamenti. ([[Beniamino Andreatta]])
*Rimuovendo i [[Mendicante|mendicanti]] non si sradica la causa della povertà ma almeno si cerca di contrastare la mafia che sfrutta questa povertà per fare profitto. ([[Dominique Lapierre]])
*{{NDR|Sulla difficoltà dello Stato a combattere la mafia}} Si è trovato davanti un nemico che si è dimostrato più abile e organizzato. ([[Salvatore Pappalardo (cardinale)|Salvatore Pappalardo]])
*Sconfiggere le mafie è possibile, oltre a essere una necessità vitale per l'equilibrio e lo sviluppo del Paese. Pio La Torre ha testimoniato che le mafie possono essere duramente colpite ogni volta che si realizza una convergenza tra le forze positive della società. ([[Sergio Mattarella]])
*So di dire cose sgradevoli ma sta di fatto che la compromissione fra grande industria del Nord e mafia è forte. ([[Enrico Deaglio]])