Antonio Capizzi: differenze tra le versioni

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'''Antonio Capizzi''' (1926 – 2003), filosofo e storico italiano.
 
==''I sofisti ad Atene''==
===[[Incipit]]===
Chi sono i sofisti, e perché ad Atene? Questi i due punti che vanno chiariti subito per evitare equivoci.
Come vedremo più dettagliatamente, e come tutti sanno, «sofista» aveva per i Greci a partire dal quinto secolo un significato più ampio («maestro di una tecnica») e uno più ristretto («maestro pagato di discorso»); e spesso lo stesso autore usava il termine ora in un senso e ora in un altro.
 
===Citazioni===
*L'asserzione che [[Platone]] fa fare a [[Socrate]] nel ''Protagora'' con una durezza non attenuata dall'ironia, che cioè il [[Protagora|maestro di Abdera]] sarebbe stato il primo sia a definirsi sofista, sia ad esibirsi come maestro di educazione e virtù, sia infine a pretendere un compenso, ci risulta assai lontana dalla verità storica: su questi aspetti l'innovazione era assai esigua (p. 88).
*Il termine scelto da [[Protagora]] («sofista») era largamente usato fin dagli inizi del quinto secolo, ed era in effetti uno dei molti figli e nipoti di ''sophós'' e ''sophía'': queste parole indicavano all'inizio una «saggezza» pratica e tecnica, cosicché ''sophízesthai'' da essi derivato significava «praticare una qualche tecnica», al punto che ''sesophisménos'' venne usato da [[Esiodo]] per l'esperto di nautica e ''sophizómenos'' da [[Ippocrate]] per il medico. Allorché ''sophós'' cominciò ad assumere significati meno tecnici, il suo posto venne preso da ''sophistés'', derivato da ''sophízesthai'' e, a quanto sembra, sinonimo di ''sesophisménos'': il termine-nipote seguì esattamente la via del termine-nonno ''sophós'', dato che indicò un qualsiasi esperto o maestro in una tecnica, dal poeta-musico-citaredo all'astronomo, al medico, all'indovino, all'inventore, fino ad applicarsi, dal quarto secolo, ad artigiani più modesti, quali il cuoco, il cavallaro e perfino il lamentatore dei funerali. (pp. 88-90)
* La novità è dunque questa, che ad Atene è sorto un nuovo tipo di sofista pagato per migliorare la perizia verbale dei suoi discepoli, e non l'abilità manuale: essenziale è la lingua, non i contenuti del discorso; e se per caso tra questi contenuti compaiono nozioni scientifiche, ciò non avviene per «filosofia», amore del sapere, ma per «filologia», amore del discorso, inteso come grammatica, retorica e argomentazione. (pp. 94-95)
 
==''La Repubblica cosmica''==