Emily Dickinson: differenze tra le versioni

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*[[Parlare|Parlando]] ci feriamo di meno l'uno con altro rispetto allo scrivere, perché in quel caso un accento tranquillo assiste le parole troppo dure. (a Perez Cowan, ottobre 1869, 332<ref group="fonte" name=bCCCXXX/>)
*{{Ancora|Se leggo|Se leggo un libro che mi gela tutto il corpo tanto che nessun fuoco potrebbe mai scaldarmi so che ''quella'' è [[poesia]]. Se avverto concretamente come se il culmine della testa mi fosse strappato via, so che ''quella'' è poesia. Sono questi i soli modi che conosco. Non ce ne sono altri.}} (citato in un resoconto che Higginson fece alla moglie della sua prima visita ad Amherst, in una lettera scritta subito dopo, 342a<ref group="fonte" name=bCCCXXX/>)
*Essere [[ricordo|ricordati]] è quasi come essere amati, ed essere amati è il Paradiso [...]. (a Mrs. Henry Hills, primavera 1871, 361<ref group="fonte" name=bCCCLX>In ''[http://www.emilydickinson.it/l0361-0390.html Le lettere 361-390]'', ''EmilyDickinson.it'', traduzione di G. Ierolli.</ref>)
*Finché resta [[William Shakespeare|Shakespeare]] la Letteratura è salda. (a T. W. Higginson, novembre 1871, 368<ref group="fonte" name=bCCCLX/>)
*Con gli anni non si [[invecchiamento|diventa vecchi]], ma ogni giorno più nuovi. (a Louise Norcross, tardo 1872, 379<ref group="fonte" name=bCCCLX/>)