Nilde Iotti: differenze tra le versioni

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[[File:Nilde Iotti Shimon Peres.jpg|miniatura|Nilde Iotti incontra [[Shimon Peres]], 1985]]
*Non dovrei parlare dato che sono stata presidente della Camera, ma il difetto principale di [[Ciriaco de Mita|de Mita]] è che vuole rispondere a tutti quelli che prendono la parola, ad uno ad uno. Non aspetta mai che si esaurisca la discussione su un punto.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0848_01_1992_0317_0003_25098685/ Iotti:"de Mita non sa fare il presidente"]'', ''La Stampa'', 19 novembre 1992.</ref>
*{{NDR|Sull'attentato a Palmiro Togliatti}} Non si riesce a comprendere quel drammatico evento se con la memoria non si torna al clima arroventato seguito alla clamorosa vittoria elettorale democristiana del 18 aprile 1948. Quel clima contò molto, fu determinante. Nessuno poteva immaginare che la campagna elettorale guidata dalla chiesa di Pio XII e dai comitati civici di Luigi Gedda potesse raggiungere un tale grado di violenza. Una violenza che da parte dei vincitori non si allentò neppure dopo il loro schiacciante successo. Quella atmosfera, ripeto, fu indubbiamente all'origine dell'attentato a Togliatti.<ref>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/07/14/quattro-colpi-di-pistola-per-uccidere-il.html?ref=search Quattro colpi di pistola per uccidere il Migliore]'', ''la Repubblica'', 14 luglio 1998.</ref>
*{{NDR|Sul rapporto con Palmiro Togliatti}} Pensare che fosse possibile da parte mia un aut-aut sentimentale del tipo "se tu resti in Russia ti pianto" equivale a ignorare quali fossero i nostri rapporti e quale fosse il temperamento di Togliatti.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0971_01_1987_0074_0002_23645830/ Una storia d'amore e di politica]'', ''La Stampa'', 28 marzo 1987.</ref>
*{{NDR|Sull'attentato a Palmiro Togliatti}} Quando qualche giorno dopo l’intervento chirurgico gli fu permesso di scorrere i giornali, Togliatti volle leggersi le cronache dell’attentato. Lo colpì, proprio sull’Unità, un titolone a nove colonne: ‘Via il governo della guerra civile’. Ricordo il suo commento: se avessero scritto ‘Via il ministro dell’Interno’, questa sì che sarebbe stata una richiesta non solo plausibile ma anche accettabile! E infatti più tardi si seppe che in Consiglio dei ministri, riunito d’urgenza lo stesso giorno dell’attentato, il ministro degli Esteri [[Carlo Sforza]] ed il suo sottosegretario, un giovanissimo [[Aldo Moro]], avevano posto il problema delle dimissioni del ministro dell’Interno.<ref>Citato in ''[http://www.libertaegiustizia.it/2010/07/13/togliatti-il-senso-politico-di-un-attentato/ Togliatti, il senso politico di un attentato]'', ''libertaegiustizia.it'', 13 luglio 2010</ref>