Virginio Gayda: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: il cittadino vessato
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*Ecco la Russia alla vigilia della guerra europea:<ref>Prima guerra mondiale (1914-1918).</ref> grande e impalpabile. La mano del governo stringe materia liquida che sfugge. L'Impero esiste solo nei confini politici delle carte. L'immensità del paese non si traduce in peso definito perché non si condensa. Lo Zar, sopra tutti, ha il suo trono sull'illusione. (p. 99)
*[[Nikolay Maklakov|N. A. Maklakov]], già governatore, viene chiamato a Pietroburgo come ministro dell'interno per presentare le sue mirabili attitudini a imitar la pantera per cui aveva gran fama. Spesso, anche dopo le adunanze politiche, lo si invitava alla scena: egli vestiva una pelle tigrata e compariva nei saloni, fra i dignitari e le dame sedute in cerchio, strisciando e balzando con urla {{sic|selvaggie}}. (p. 101)
*La burocrazia conserva: la polizia reprime: la chiesa educa lo spirito del buon cittadino. La repressione politica è uno dei {{sic|còmpiti}} essenziali dello Stato. Per il sistema di leggi russe il cittadino è sottomesso al governo assoluto della polizia e della giustizia criminale Essi vegliano, riferiscono, colpiscono, paralizzano, tessono senza rumore a torno ogni cittadino una rete d'insidia, donde non deve uscire più. Il pernio di questa azione di controllo è nella ''Okrana'', la polizia segreta. (p. 105)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==