Bernardo Valli: differenze tra le versioni

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*Gli Stati Uniti non hanno grandi interessi nel paese del Maghreb, mentre una destabilizzazione della Siria, nel cuore del Mashrek, l'Oriente arabo, avrebbe serie ripercussioni in Iraq, in Libano e in Israele, dove si è riluttanti a cambiare i pur difficili interlocutori di Damasco. Un governo sunnita sarebbe molto meno graditoa Gerusalemme. Inoltre la Siria ha in comune con la Turchia, membro della Nato, un confine e una popolazione curda che potrebbe risentirne. La stessa Arabia Saudita, in preda a contestazioni interne, non gradirebbe il crollo di un altro regime arabo. E l'Iran, alleato della Siria, coglierebbe l'occasione per inserirsi in disordini interni se a Damasco dovesse succedere a quello di Assad un regime sunnita, non gradito alle minoranze sciite, e alla setta degli Alauiti, alla quale appartiene la famiglia Assad. Per questi ed altri motivi gli Stati Uniti non hanno chiesto le dimissioni di Assad, mentre esigono con insistenza quelle di Gheddafi.
*Le sanzioni hanno colpito il Servizio di intelligence siriano e le unità paramilitari iraniane (le Guardie della rivoluzione) che avrebbero fornito gas lacrimogeni ed altri strumenti utili nella repressione alle autorità di Damasco.<br>Gli Stati Uniti e gli europei non esigono tuttavia le dimissioni del presidente Bashar el-Assad, per non turbare i difficili equilibri mediorientali. E ancor meno hanno pensato a un intervento militare. Gheddafi è invece isolato. A parte il petrolio, in larga parte in mano agli insorti di Bengasi, ha poche carte da giocare nella società internazionale.
 
{{Int|1=Da [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/08/23/limpossibile-vittoria-a-kabul08.html?ref=search ''L'impossibile vittoria a Kabul'']|2=''la Repubblica'', 23 agosto 2017}}
*Erano arrivati cinquantamila russi, soprattutto con carri armati ed elicotteri, ai quali se ne sarebbero aggiunti molto presto altrettanti. Dopo la prima distratta impressione quella che era apparsa una esotica stazione di sport invernali, risultò un grande accampamento militare. I sovietici erano ovunque, tra le pieghe del paesaggio urbano disegnato a sbalzi: nel giardino del palazzo della televisione, all'interno e davanti ai ministeri, sulla torre di controllo dell'aeroporto, attorno alle caserme dell'esercito afghano disarmato, nel palazzo presidenziale. Gruppi di giovani col colbacco e il mitra a tracolla apparivano all'improvviso nelle sottili strade del centro, e curiosavano tra le botteghe non solo da presepe. Dalle porte socchiuse trapelavano sguardi allarmati dal passaggio di quegli stranieri armati. Nemici o alleati, comunque invasori non graditi.
*L'intervento Usa, provocato dall'attacco alle torri gemelle, fu un seguito nel 2001 di quello dell'Urss nel dicembre '79. Dopo la sconfitta dell'impero russo, di poco precedente alla sua implosione, gli Stati Uniti hanno dato il cambio e sono rimasti impigliati nella guerra più lunga della loro storia, più lunga del Vietnam.
*Nessun invasore, dopo la disfatta britannica del 1842, è riuscito a controllare la sfuggente preda afghana.
*Il passaggio dal progressismo dichiarato al comunismo praticato ha provocato sanguinose lotte tra le varie fazioni del regime ai primi passi. [[Hafizullah Amin]] ha eliminato il predecessore, [[Nur Mohammad Taraki|Nur Mohammad Taraqi]], più moderato e ben visto dai sovietici. Ma nel frattempo si è inasprita la rivolta nelle campagne e il nuovo potere non riusciva a controllarla. I sovietici non hanno perso tempo, sono intervenuti militarmente e un loro uomo di fiducia, [[Babrak Karmal]], ha preso il posto di Hafizullah Amin, ucciso da un commando intervenuto durante l'invasione. Gli avvenimenti afghani hanno messo fine alla distensione Est-Ovest succeduta alla guerra fredda. Gli americani hanno approfittato della trappola in cui erano caduti i sovietici.
*Prima di dedicarsi all'Afghanistan, con la benedizione della monarchia saudita della quale era un suddito, bin Laden aveva cercato di contrastare in Siria gli Assad al potere, colpevoli di avere represso i Fratelli musulmani. La successiva scelta afghana avrà per il mondo conseguenze che sono andate ben al di là dei confini dell'Arabia saudita. Gli americani hanno aiutato bin Laden e la sua Al Qaeda nella lotta contro i sovietici. Lo stesso bin Laden ha ringraziato il principe Bandar, ambasciatore saudita negli Stati Uniti, per avere convinto gli americani ad aiutarlo nella lotta contro i sovietici. A Washington non potevano immaginare di avere armato un uomo più tardi accusato di essere il responsabile, per sua stessa ammissione, dell'aggressione dell'11 settembre. Come altri arabi impegnati in Afghanistan, bin Laden era convinto di avere provocato non solo la sconfitta militare dell'Urss nel paese asiatico, ma anche la successiva implosione. Sicuro di averne fatto crollare uno, Osama bin Laden ha deciso di dedicarsi a quello che restava: gli Stati Uniti e i loro alleati europei.
*Le varie formazioni terroristiche, in seguito operanti in Iraq e in Siria, lo stesso "califatto" con tutte le sue diramazioni, compresi i gruppi spontanei europei, hanno la loro origine, o traggono la loro ispirazione, da Al Qaeda sia pure declassata.
 
==Note==