Varese: differenze tra le versioni

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Citazioni su '''Varese''' e i '''varesini'''.
 
*A Varese passavo tutti i pomeriggi a disegnare alberi e fiori al doposcuola, non dovevo seminare giocattoli per la casa, o fare rumore, guardando magari Pollon o Lupin. Potevo soltanto quando avevo la febbre o mal di pancia. Dal doposcuola tornavo a casa da sola, mi piaceva girare per la Città Giardino. Camminare, osservare, esplorare con lo zaino della Barbie sulle piccole spalle e gli occhi spalancati sui grossi palazzi grigi. Aprendo al massimo e tenendo le palpebre divaricate non si riuscivo a vederne uno tutto intero. Erano troppo alti. Dicevano che a Milano ce n'erano di più alti, per non parlare di New York. ([[Valeria Brignani]])
*{{NDR|Sulla cittadinanza onoraria della città}} Non sarei più solo quello che ha fatto vincere il titolo della Stella ai [[Pallacanestro Varese|Roosters]], sarei uno dei vostri, sarei un varesino vero. Ad [[Andrea Meneghin]] ho sempre invidiato il fatto di essere un figlio della città: lui poteva dire di essere varesino, il sottoscritto no, anche se le persone che mi fermano per strada a volte sono convinte che sia nato proprio a Varese. Io, quando succede, quasi non rispondo. Ora, invece, potrò farlo, potrò dire finalmente: sì, io sono un cittadino di Varese. ([[Gianmarco Pozzecco]])
*{{NDR|Sul legame tra la città e la squadra della [[Pallacanestro Varese|Ignis pallacanestro]]}} Oggi nel baule dei ricordi ho trovato un nome [[Aldo Ossola|Aldo]], e un cognome Ossola. Compie settant'anni e li compie, con lui, tutta questa città, questa terra, questa gente che quel tempo non ha dimenticato e su quel tempo si arrampica per resistere a se stessa, così vivendo, non sopravvivendo. ([[Tony Damascelli]])