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==Citazioni di Pif==
*Adesso, mettiamo da parte per un attimo, il lato più drammatico di vivere in una città dove c'è la mafia, cioè: i morti uccisi.<ref>Dalla prima puntata della terza stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Lo scassaminchia'', andata in onda l'8 febbraio 2010 su MTV.</ref>▼
*{{NDR|Su ''[[Il testimone]]''}} [Un programma] che si propone, tralasciando i grandi fatti di cronaca e le prime pagine dei giornali, di raccontare il mondo e le realtà nascoste dell'Italia attraverso eventi e riti di transizione.<ref>Citato in [[Aldo Grasso]], [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/10/Antropologia_Light_una_Iena_co_9_071010041.shtml ''Antropologia Light di una ex Iena''], ''Corriere della sera'', 10 ottobre 2007, p. 47.</ref>
*Come indole non farei niente di quello che faccio in tv. È la [[telecamera]] che legittima tutto. E quando si spegne spesso cala un certo imbarazzo. Ricordo un servizio, a una sfilata: mi proponevo come modello e mi mettevo in mutande. Quando la telecamera si è spenta Laura Biagiotti mi guardava quasi impaurita. Non sono egocentrico: sono finito a fare il cretino davanti alla macchina da presa solo perché prima lo facevo dietro.<ref name=chiara>Citato in Chiara Maffioletti, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/07/Torna_Pif_incursore_delle_interviste_co_9_100207124.shtml Torna Pif, l'incursore delle interviste fatte a bruciapelo]'', ''Corriere della Sera'', 7 febbraio 2010, p. 41.</ref>
*{{NDR|«Come vengono scelti gli argomenti dei reportage di
*{{NDR|Ricevendo il premio per ''[[La mafia uccide solo d'estate]]'' agli Efa}} Dedico il premio alle vittime della mafia e devo dire che sono orgoglioso di essere siciliano e di Palermo. Voi sapete che noi abbiamo la mafia, ma in Italia essere mafioso è un crimine. In Europa, no non c’è il reato di associazione mafiosa: e questo una vergogna.<ref>Citato in Francesco Gallo, ''[http://www.lasicilia.it/articolo/agli-efa-il-trionfo-di-pif-successo-dedicato-alle-vittime-della-mafia Agli European Film Awards il trionfo Pif "Successo dedicato alle vittime della mafia"]'', ''La Sicilia.it'', 14 dicembre 2014.</ref>
*È incredibile che la gente continui a nascere dopo che sei nato tu.<ref>[https://youtube.com/watch?v=KGkzk7luvmA Caro Marziano - Bebe Vio], Rai, 9 giugno 2017</ref>
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*I non siciliani faticano a capire cosa vuol dire crescere a contatto con la [[Cosa nostra|mafia]]. La gente ha l'idea del mafioso tipo [[Totò Riina]]. Invece i mafiosi erano anche [[Stefano Bontate]]: parlava francese, inglese e se l'avessimo incontrato sarebbe stato gentilissimo, un signore. Negli anni 70, a Palermo sugli omicidi di mafia si diceva: finché si scannano tra loro, non ci interessa. Se invece toccava a uno che in apparenza non c'entrava niente, la scusa era: l'hanno ammazzato per questioni di donne. Era un modo per campare, per non prendere coscienza.<ref name=mafia>Citato in Chiara Maffioletti, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/giugno/02/Pif_dalle_Iene_cinema_mafia_co_9_120602043.shtml Pif, dalle «Iene» al cinema «La mafia vista da un bimbo»]'', ''Corriere della Sera'', 2 giugno 2012, p. 63.</ref>
*Il mio lavoro è un po' particolare, più m'insultano, meglio è.<ref name=rep>Citato in Giuseppe Videtti, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/06/01/pif-una-vita-da-iena-faccio-interviste.html Pif, una vita da Iena. Faccio interviste ma ho bisogno d'insulti]'', ''la Repubblica'', 1 giugno 2011, p. 63.</ref>
*Il [[Palio di Siena|Palio]] è una manifestazione straordinaria, pieno di pregi e difetti come spesso capita alle cose straordinarie. Difficile da descrivere tramite una telecamera, anche perché ai senesi, per quello che ho capito, in fondo di raccontare il palio in tv, per una ragione o per un'altra, scusate la volgarità, non gliene frega un'emerita "sega"... Come si dice qui a Siena.<ref>Dalla fine della quinta puntata della terza stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Palio di Siena'', andata in onda il 22 febbraio 2010 su MTV.</ref>▼
*Il servizio su [[Giulio Andreotti|Andreotti]], sul quale scrivevo temi già al liceo. Il mio incubo era che i miei figli un giorno avrebbero potuto frequentare un liceo intitolato a lui. Così, per chiudere il cerchio, sono andato a trovarlo per il suo compleanno. Gli ho detto: "Il giorno che morirà sicuramente le dedicheranno una via, io ho anticipato i tempi e le mostro ora la targa che verrà utilizzata". C'era scritto: "Via Giulio Andreotti – Insigne statista che fino alla primavera del 1980 ha tenuto relazioni amichevoli dirette con personaggi mafiosi di spicco".<ref name=rep/>
*Infine vorrei parlarvi di nuovo di [[Calogero Zucchetto]], il poliziotto che andava in giro con il proprio motorino per le borgate di [[Palermo]] a scovare latitanti mafiosi che vivevano tranquillamente. La lapide che lo ricorda si trova di fronte al cinema Fiamma, e non sapete quante volte ci sono passato davanti da ragazzino senza soffermarmi troppo.<ref>Dalla prima puntata della seconda stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Orfani di Mafia'', andata in onda il 15 ottobre 2008 su MTV.</ref>▼
*Io sono nato e cresciuto a Palermo, e a Palermo c'è la mafia, e se la mafia non si è completamente impossessata della città, se comunque abbiamo avuto un barlume di civiltà e di speranza, è grazie ad un gruppo di persone che si è opposto. Lo sapete perché queste persone mi mettono in crisi? Perché non erano dei santi, erano fatti di carne e ossa, esattamente come me, avevano dei pregi e sicuramente dei difetti, esattamente come me. Io spesso incontro gente che è sotto scorta, perché è nel mirino della mafia e può capitare che queste persone siano egocentriche, paranoiche, noiose, vanitose, fissate col sesso, testarde, ritardatarie, egoiste, presuntuose, ingrate, stronze, insomma può capitare che abbiano tutti o qualcuno dei difetti che posso avere io ed è questo che mi mette in crisi, che sono esattamente come me, che quello che hanno fatto loro potrei farlo anche io. Quanto farebbe bene alla mia coscienza se fossero dei santi del paradiso? Ma nonostante siano come me, loro sono quelli che fanno il lavoro sporco, al posto mio. Pensare che una persona in prima fila nel combattere la mafia debba necessariamente avere anche il carattere di San Francesco forse è da ingenui. Se un giornalista scrive di mafia io non mi chiedo perché scriva di mafia, non mi chiedo se così abbia avuto più successo con le ragazze, non mi chiedo se così si sia arricchito, io mi chiedo se quello che scrive sia vero, mi chiedo se quello che scrive dia fastidio alla mafia, mi chiedo se, leggendolo, la mia conoscenza e la mia coscienza siano migliorate; io mi sono rotto i coglioni di aspettare che una persona venga ammazzata per rivalutarla; sarò ingenuo, ma ho visto troppa gente a casa mia disprezzata in vita e apprezzata in morte e così, ingenuamente, sosterrò tutti coloro che credono che la Mafia, la Camorra, la 'Ndrangheta, la Sacra Corona Unita e la Stidda, debbano essere non tollerate, ma sconfitte e, per fare questo, mettono in gioco la loro vita. E li ascolterò anche se eventualmente saranno egocentriche, paranoiche, noiose, vanitose, fissate col sesso, testarde, ritardatarie, egoiste, presuntuose, ingrate, stronze.<ref>Dalla tredicesima puntata della quinta stagione de ''[[Il testimone]]'', ''Roberto Saviano'', andata in onda il 27 maggio 2013 su MTV.</ref>▼
*{{NDR|Su ''Il testimone Vip'', quarta stagione del suo programma, nella quale intervista personaggi conosciuti}} L'idea è conoscerne l'altro lato. Ma in effetti adesso sono un po' preoccupato. Non vorrei che chi amava il programma pensasse che ho tradito lo spirito. Tornerò di sicuro alla versione classica. È un esperimento, ma l'approccio è lo stesso... alla base c'è la mia curiosità che non deve essere snob o a senso unico.<ref>Citato in [[Aldo Grasso]], [https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/07/Pif_intervista_vip_star_lui_co_9_110407124.shtml ''Pif intervista i vip ma la star è lui''], ''Corriere della sera'', 7 aprile 2011, p. 63.</ref>
*La gente pensa: ci è o ci fa? Ma il personaggio pubblico, anche quello più costruito, segue sempre la sua indole. Io facendo ''Il testimone'' mi rilasso, non recito. Mi sposto, faccio domande, telecamera a vista, barba lunga, trasandato. Perché io di mattina non connetto. Se ho un servizio alle sei, piazzo la telecamera sul comodino e appena sveglio comincioa riprendermi. Una volta ho incontrato [[Luigi Lo Cascio]], che avevo conosciuto sul set de [[I cento passi]], e mi ha detto una cosa sulla quale torno sempre a riflettere: "Durante la lavorazione del film eri considerato quello un po' strano". Anche da ragazzino gli altri la pensavano così, non capivano cosa mi passasse per la testa perché le mie espressione non lasciavano trasparire niente di chiaro. Evidentemente il mio viso e il mio cervello sono scollegati.<ref name=rep/>
*Mi spiace creare polemiche tra questi due paesi che hanno una lunga e profonda amicizia. Abbiamo le prove che [[William Shakespeare|Shakespeare]] in realtà non era inglese, ma siciliano. Si chiamava Guglielmo Scrollalanza o Crollalanza, non si è capito, da lì "shake" e "spear", lancia. È dovuto scappare perché il padre era calvinista, è passato da Verona dove ha conosciuto Giulietta e Romeo, quindi a conferma che la tesi regge, e poi era ospite a Venezia da Otello, e Andrea Camilleri ci ha scritto anche un libro, più di questo cosa posso dirvi. La verità innanzitutto.<ref>Dalla conferenza stampa di ''Shakespeare lives in Italy'' all'Ambasciata britannica a Roma; citato in ''[http://www.askanews.it/cultura/pif-shakespeare-era-siciliano-diceva-iessere-o-nun-iessere_711768806.htm Pif: Shakespeare era siciliano, diceva "Iessere o nun iessere]'', ''Askanews.it'', 23 marzo 2016.</ref>
*Nel mio piccolo, vorrei aiutare i giovani ad avere una memoria storica positiva dei siciliani perbene, quelli che per onestà hanno anche sacrificato la loro vita. Spero di riuscire a fare un museo dell'antimafia a Palermo, ma solo se posso farlo come dico io; a costo di avere due diversi musei sul tema. Purtroppo l'antimafia è un fronte diviso, senza un coordinamento comune.<ref name=mafi/>
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*Pur in buona fede, i genitori delle generazioni precedenti non hanno permesso di far crescere una consapevolezza del problema. Noi a Palermo ci siamo svegliati con le stragi del '92, ma prima c'erano stati molti altri morti. Lo Stato interveniva, mostrava la sua forza, ma poi poco a poco scompariva: il problema era che lo Stato era colluso alla testa. D'altronde è un dato accertato dai processi che fino al 1980 Andreotti era colluso.<ref name=tgcom/>
*Questo programma equivale per me al sabato sera di Raiuno. Curo tutto, anche il montaggio. Privilegio l'immediatezza più che la qualità dell'immagine. "[[Il testimone]]" fatto con una troupe sarebbe diverso. Cogli cose che altrimenti non succederebbero proprio. Metto rec e registro.<ref name=chiara/>
===Dal programma televisivo ''[[Il testimone]]''===
*E sicuramente nessuno si ricorderà dell'affermazione di Marcello Pera che, quando era Presidente del Senato, ci avvertiva del pericolo di diventare tutti meticci: perché lo siamo stati, lo saremo e il mondo andrà avanti come ha sempre fatto.
*Dopo un'attenta e lunga riflessione, sono arrivato a formulare un' interessante e innovativa teoria sull'omosessualità: in potenza nasciamo tutti omosessuali, poi è l'esperienza della vita che ci fa capire se lo siamo o meno.
*Di sicuro so che se uno rimane in un paese e viene trattato da bestia, vivrà come una bestia. Se uno cresce con un padre che è una bestia, anche lui ha molte probabilità di vivere come una bestia. Ma se a chi rimane in Italia si migliora la qualità della vita, potrebbe succedere che la nonna penserà che è disdicevole per una donna mettere i pantaloni, la figlia penserà che è un ingiustizia non poter mettere i pantaloni e la nipote dirà: "Col cacchio che io non metto i pantaloni".
▲*Infine vorrei parlarvi di nuovo di [[Calogero Zucchetto]], il poliziotto che andava in giro con il proprio motorino per le borgate di [[Palermo]] a scovare latitanti mafiosi che vivevano tranquillamente. La lapide che lo ricorda si trova di fronte al cinema Fiamma, e non sapete quante volte ci sono passato davanti da ragazzino senza soffermarmi troppo.
*La [[disturbo mentale|malattia mentale]] spaventa, perché in Italia se ne parla poco e in modo scorretto. Inquieta, perché è una malattia dello spirito e non del corpo. Ed è un tabù, perché è meno lontana dalla nostra realtà di quel che vorremmo.
▲*Adesso, mettiamo da parte per un attimo, il lato più drammatico di vivere in una città dove c'è la mafia, cioè: i morti uccisi.
▲*Il [[Palio di Siena|Palio]] è una manifestazione straordinaria, pieno di pregi e difetti come spesso capita alle cose straordinarie. Difficile da descrivere tramite una telecamera, anche perché ai senesi, per quello che ho capito, in fondo di raccontare il palio in tv, per una ragione o per un'altra, scusate la volgarità, non gliene frega un'emerita "sega"... Come si dice qui a Siena.
*Se mi mettessi a fare il "ribello senza ragione", più che di un James Dean avrei la credibilità di Pierino. A suo modo anche lui è stato ribelle [...]. Infatti se io dichiarassi guerra al mondo, ma il mondo non si accorgesse della mia guerra, sarebbe un attimo passare appunto da James Dean a Pierino.
*È come se uno non credesse più in Dio perché non si fida più del prete.
*Mi chiedo se uno non possa avere la fede e credere che i miracoli non esistano, e che nonostante l'esistenza di un dio, la vita dipenda solo da noi stessi. Per questo, forse, del viaggio a San Giovanni Rotondo l'unica luce che mi è rimasta è stata quella del fornetto elettrico che cucina il pollo da dio!
▲*Io sono nato e cresciuto a Palermo
*Perché la verità è che l'essere umano è molto complesso, che ci piaccia o meno, e se uno non comprende questo, o si rifiuta di farlo, rischia innanzitutto di non capire il mondo e poi alla fine, forse, non coglierà il bello della vita.
*La maggior parte delle persone che ho incontrato a Miami, mi ha detto che se uno ci sa fare, qui, può creare qualcosa, va avanti, e questo è un aspetto meraviglioso dell'America. Ma l'altra faccia della medaglia è che qui non si possono creare alibi, perché non ci sono scuse per tutto quello che riguarda l'insuccesso, non ci si può nascondere dietro le raccomandazioni degli altri, alla burocrazia, o all'insana follia italica che spinge tutto verso il fallimento, non si gode dell'insuccesso del prossimo. Se volete tentare la fortuna a Miami, state attenti, perché in America una persona vale per quello che vale, ci si scopre per quello che si è. Siamo sicuri che l'America sia il paese adatto per noi italiani?
*Quando di solito sono indeciso se fare qualcosa che sia oltre la mia portata, mi ripeto: "Ma goditi la vita che magari domani muori, ma poi penso, e se domani non muoio, come vado avanti?" Oggi rispondo: "Se domani non muoio vorrà dire che mi godrò anche il domani, sperando di riuscire ad attraversare il ponte senza cadere troppe volte".
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