Alexandre Dumas figlio: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Alexandre Dumas (figlio)==
*'''Madame Levardet''': Allora non ci sono donne oneste?<br>'''De Ryons''': Ma sì! Più di quelle che non si crede, ma meno di quelle che si dice. (da ''L'amico delle donne'') {{c|traduttore? informazioni bibliografiche?}}
*{{NDR|Su [[Johann Strauss jr]]}} Un Dio che domina le passioni.<ref>Citato in Roberto Iovino, ''Gli Strauss, Una dinastia a tempo di valzer'', Camunia, 1998.</ref>
 
==''L'amico delle donne''==
===[[Incipit]]===
{{centrato|{{small|Salotto in casa Leverdet.<br>All'alzar del sipario, la signora Leverdet ricama un pezzo di tappezzeria accanto ad una tavola, e il signor Leverdet orme disteso sopra un canapè, colle spalle volte al pubblico.}}<br>{{maiuscoletto|Scena Prima}}<br>''Leverdet, la signora Leverdet, Di Ryons, poi Giuseppe, indi Balbina.''}}
 
'''Servitore''' (''annunciando''): Il signor di Ryons.<br>'''Signora Leverdet''': Non è possibile.<br>'''Di Ryons''': È proprio lui. Voi mi diceste, cara signora, di venirvi a far visita uno di questi giorni, dalla una alle due. Eccomi: è l'una precisa!...<br>'''Signora Leverdet''': Ve lo dissi due anni fa, e non veniste mai: ma la cosa più curiosa si è che appunto stavo pensando a voi.<br>'''Di Ryons''': Negate un po' la simpatia!
 
===Citazioni===
*'''Signora Leverdet''': A sentir voi, dunque non vi sono [[donna|donne]] oneste?<br>'''Di Ryons''': Sì... più di quello che si crede: ma non tante quanto si dice. (atto I, scena I)
*La natura, che si dà tanto moto per cose che non ne valgono la pena, è molto meno prodiga di quello che apparisce. Possiede due o tre forme su cui modella gli uomini un po', forse, a casaccio; e all'infuori di lievi sfumature, tutti gli uomini usciti dallo stesso stampo si somigliono. (Di Ryons: atto II, scena I)
*[...] gli uomini di tale costituzione han bisogno di vivere in una carriera di lotte. Fra essi, Dio sceglie i grandi capitani, i grandi oratori, i grandi artisti. Quando rimangono nelle cerchie ristrette della vita comune, è per essi mestiere il consacrare l'eccesso della loro attività a qualche cosa che trovano a loro portata, senza di che scoppierebbero come polveriere. Per lo più l'amore è quello che si incarica di trovar loro di che esercitarsi. E siccome codesti uomini non poterono essere né [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]], né [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], né [[Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau|Mirabeau]], sono [[William Shakespeare#Otello|Otello]], [[Johann Wolfgang von Goethe#I dolori del giovane Werther|Werther]] o Desgrieux. (Di Ryons: atto II, scena I)
*Ah! se fossi uomo, mi sembra che vorrei elevare la donna da me amata al di sopra dell'umanità intiera! Quando si dice a una donna! «Io vi amo!» codesta parola non contiene forse in sé tutti i rispetti, tutte le lealtà, tutte le protezioni?... Non equivale al dire «Vi trovo fra tutte le creature la più degna del sentimento più nobile fra tutti i sentimenti.» (Diana di Simerose: atto III, scena II)
 
==''La signora delle camelie''==
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==Bibliografia==
*Alessandro Dumas (figlio), ''[https://books.google.it/books?hl=it&id=WgE9aIxCiXoC L'amico delle donne commedia]'' (''L'Ami des femmes'', 1864), traduzione di Enrico Montazio, C. Barbini, Milano, 1867.
*Alessandro Dumas (figlio), ''[http://www.booksandbooks.it/download-ebook-gratis/la-signora-delle-camelie.pdf La signora delle camelie]'' (''La Dame aux camélias'', 1848), Booksandbooks.it.