Lev Borisovič Kamenev: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 6:
 
==Citazioni su Lev Borisovič Kamenev==
*Bolscevico quasi dalla nascita stessa del [[bolscevismo]], Kamenev, aveva sempre appartenuto all'ala destra del partito. Non privo di preparazione teorica e di fiuto politico, dotato di una grande esperienza di lotta frazionistica in Russia e di una scorta di osservazioni politiche fatte in Occidente, Kamenev afferrava le idee generali di [[Lenin]] meglio di altri bolscevichi, ma solo per interpretarle nel modo più pacifico possibile. Da lui non ci si poteva aspettare né indipendenza di decisione né iniziativa nell'azione. ([[Lev Trockij]])
 
*{{NDR|Il quarto giorno del XIV Congresso del PCUS del 1925}} Kamenev, il bolscevico della vecchia guardia, uno dei prediletti di [[Lenin]], il compagno d'esilio di [[Stalin]], rompe gli indugi e va alla tribuna. Parlerà per cinque ore, dimostrandosi assai più abile di [[Grigorij Evseevič Zinov'ev|Zinoviev]]. Ormai aveva compreso che il punto chiave della lotta nel partito era diventato Stalin. Lui andava colpito, non altri. Due i cardini del suo intervento: il ''gensek''<ref>Acronimo del russo ''general'nyj sekretar''' (segretario generale).</ref> è prigioniero di una linea profondamente errata, quella di [[Nikolaj Ivanovič Bucharin|Bucharin]]; i suoi poteri sono diventati eccessivi. ([[Gianni Rocca]])
 
*Notevole propagandista, oratore, giornalista, non brillante ma riflessivo, Kamenev era particolarmente prezioso nelle trattative con altri partiti e anche come esploratore in altri ambienti sociali, anche se da simili escursioni ritornava sempre, per parte sua, con frammenti della mentalità propria di altri partiti. Queste caratteristiche di Kamenev erano così evidenti che quasi nessuno si sbagliava sulla sua fisionomia politica. ([[Lev Trockij]])