Pietro Aretino: differenze tra le versioni
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*Il cuore di colui che disputa di materie importanti, essulta ne la efficacia de la mente, la qual procrea i [[pensiero|pensieri]] che formano le cose che poi distingue la [[parola|lingua]], caso che chi lo ascolta accenni con la intelligenzia di capire i sensi dei i concetti che esso prepara di esprimere. (Carte: p. 9)
*È pure uno strano spettacolo di toleranza quello di un fantaccino che, vestito da state nel cuor del verno, si reca giocando là dove la scalmana del perdere lo fa sudar di bel gennaio. [...] Ti pare egli che l'orare de i romitori sia di cotal sorte? e che il sobrio del digiuno e il desto de la vigilanza trapeli nel paracore con la sottogliezza del freddo che gli congela i mocci che gli escon dal naso, come i ghiacciuoli pendenti da i tetti? In cotal mentre il vento che soffia gli riarde in modo le membra che il vederlo è una pietà, e aggiunta la sì fatta miseria a la perdita de i dinari che si guadagna con le ferite e con la morte (avenga ch'ei lo sopporti con la somma del la pazienza su detta), chi è quel santificetur che lo pareggi di merito? (Carte: pp. 18-19)
*Due cose mantengono vive le creature: il letto e il [[gioco d'azzardo|giuoco]]; peroché l'uno è refrigerio de le fatiche e l'altro ricreazione de i fastidi. (Carte: p. 61)
*Il nascerci accomodato porta con seco la indiscrezione, la dapocaggine e l'ozio e il venire al mondo infantem nudum, la sollecitudine, l'industria e l'avertenza. (Carte: p. 93)
*Essi {{NDR|i furiosi}} frequentano l'arte del giocare per abituarsi ne la rigidezza del dispetto, accioché il lor fronte, ottenebrato da i nuvoli de lo sdegno, spaventi ognuno che si move a dimandargli grazie. (Carte: pp. 98-99)
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