Julius Nyerere: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Julius Nyerere==
*Ci possono essere - e infatti ci sono - discussioni sul se l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|Onu]] o associazioni regionali politiche dovrebbero veramente permettere ai dittatori (qualunque sia il modo in cui hanno ottenuto il potere) di seguire con impunità politiche di disumanità palesi se limitano le loro attività alle vittime indifese del loro proprio stato. Ma fino a adesso, questa è stata per anni l'interpretazione internazionalmente accettata della «non-interferenza negli affari interni d'un altro stato.» Ha permesso ai [[Hitler]], agli [[António de Oliveira Salazar|Salazar]], ai [[Francisco Franco|Franco]], ai [[Pol Pot]], ai [[Jean-Bedel Bokassa|Bokassa]] e agli [[Idi Amin Dada|Amin]] di questo secolo a continuare le loro politiche assassine - a volte con appoggio esterno egoistico usando come pretesto le «pratiche commerciali normali».
*Con il [[Movimento dei paesi non allineati|non-allineamento]] stiamo dicendo alle grandi potenze che anche noi facciamo parte di questo pianeta. Affermiamo il diritto delle nazioni piccole, o più deboli dal punto di vista militare, a determinare le loro politiche nel proprio interesse e ad avere un'influenza negli affari mondiali. [...] Sotto ogni punto di vista, riteniamo che la nostra libertà effettiva di effettuare scelte economiche, sociali e politiche sia compromessa dalla nostra esigenza di sviluppo economico.<ref>Citato in Gennaro Ascione, ''A Sud di nessun Sud. Postocolonialismo, movimenti antisistemici e studi decoloniali'', ''I libri di Emil'', 2009, [https://books.google.it/books?id=pzKDBWetkwAC&lpg=PP1&dq=Gennaro%20Ascione&hl=it&pg=PA33#v=onepage&q&f=false p. 33]. ISBN 978-88-96026-25-0</ref>
:''There can be - and indeed are - arguments about whether the United Nations or regional political associations should really allow dictators (however they may have obtained their power) to pursue with impunity policies of crass inhumanity as long as they confine their activities to the helpless victims in their own state. But until now that has been the internationally accepted interpretation of "non-interference in the internal affairs of another state." It has allowed the Hitlers, the Salazars, the Francos, the Pol Pots, the Bokassas, and the Amins of this century to continue their murderous policies for years - sometimes with self-serving external support using the pretext of "normal trading practices."''<ref name="museveni">Citato in [[Yoweri Museveni]], ''What is Africa's Problem?'', University of Minnesota Press, 2000.</ref>
 
*Il mondo ha circa duecento stati sovrani e ognuno è unico nella sua storia, nelle sue condizioni geografiche, nella cultura – o mescolanza di culture – e nel suo livello di sviluppo economico, sociale e politico. Che diritto ha la leadership o il popolo di una nazione di giudicare le strutture politiche o le politiche di un'altra – e con quale metro? e dov'è la nazione forte – o l'organizzazione – che potrebbe avere la garanzia di non dover giustificare mai la propria interferenza negli affari delle altre alla luce dei propri interessi, leggittimi o meno?
:''The world has nearly two hundred sovereign states and each is unique in its history, geographical conditions, culture - or mix of cultures - and its level of economic, social, and political development. What right has the leadership or the people of one nation to judge the political structures or the policies of another - and by what yardstick? And where is the strong nation - or organization - that could be guaranteed never to justify interference in the affairs of others in the light of its own interests, legitimate or otherwise?''<ref name="museveni"/>
 
*Se i poveri diventano ancora più poveri, accetteranno ogni dominatore, o sosterranno qualsiasi demagogo che prometta loro sollievo alla loro indigenza.
:''When poor people are getting even poorer, they will accept any ruler, or support any demagogue who promises them relief from their destitution.''<ref name="museveni"/>
 
*La libertà e lo sviluppo sono interdipendenti. Se lo sviluppo riguarda le persone, che sono ad un tempo individui e membri della società, c'è, di conseguenza, un nesso organico fra uno sviluppo autentico e la democrazia. Nel lungo termine nessuno dei due è sostenibile senza l'atro.
:''Freedom and development are interdependent. If development is about people, who are both individuals and members of a society, there is consequently an organic link between genuine development and democracy. In the longer run neither is sustainable without the other.''<ref name="museveni"/>
 
*Una nazione può trarre idee e imparare esperienze maturate altrove, ma solo chi è molto stupido (o molto arrogante) crede che esista uno stampo per un perfetto prototipo di democrazia che deve solo essere riprodotto accuratamente perché prosperi la democrazia. Forme di organizzazione autenticamente democratiche differiranno da un paese all'altro.
:''A nation can draw ideas and learn from experience elsewhere, but only the very foolish (or the very arrogant) believe that there exists a template for a perfect prototype of democracy, which has only to be accurately reproduced in order for democracy to flourish. Forms of truly democratic organization will differe from one country to another.''<ref name="museveni"/>
 
*Se vuoi trasportare un carico pesante attraverso un pantano, o su una montagna, non usi lo stesso veicolo che useresti se volessi portarlo lungo una ferrovia o un'autostrada. È lo stesso con la democrazia. I suoi meccanismi devono essere ideati conformemente alla natura del paese nel quale opereranno.
:''If you desire to transport a heavy load across a quagmire, or up a mountain, you do not use the same vehicle as you would to carry it along a railway or a motorway. It is the same with democracy. Its mechanisms must be designed in accordance with the nature of the country in which it is to operate.''<ref name="museveni"/>
 
*Con il [[Movimento dei paesi non allineati|non-allineamento]] stiamo dicendo alle grandi potenze che anche noi facciamo parte di questo pianeta. Affermiamo il diritto delle nazioni piccole, o più deboli dal punto di vista militare, a determinare le loro politiche nel proprio interesse e ad avere un'influenza negli affari mondiali. [...] Sotto ogni punto di vista, riteniamo che la nostra libertà effettiva di effettuare scelte economiche, sociali e politiche sia compromessa dalla nostra esigenza di sviluppo economico.<ref>Citato in Gennaro Ascione, ''A Sud di nessun Sud. Postocolonialismo, movimenti antisistemici e studi decoloniali'', ''I libri di Emil'', 2009, [https://books.google.it/books?id=pzKDBWetkwAC&lpg=PP1&dq=Gennaro%20Ascione&hl=it&pg=PA33#v=onepage&q&f=false p. 33]. ISBN 978-88-96026-25-0</ref>
 
==Note==