Stefano Rodotà: differenze tra le versioni

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*E quali i temi con i quali cimentarsi per l'auspicato ritorno ad una seria elaborazione culturale, per mettere a punto programmi non raffazzonati? Comincio con l'indicarne tre: i diritti fondamentali; i servizi pubblici; i limiti alla libertà d'iniziativa economica privata. Non li scelgo a caso. Dietro ciascuno di questi temi si trovano soggetti reali, iniziative concrete. Molti comuni e gruppi si adoperano ogni giorno perché trovino effettivo riconoscimento i diritti degli immigrati, delle coppie di fatto, di quanti vogliono liberamente decidere sulla fine della loro vita. La questione dei servizi è simboleggiata dal servizio idrico, dall'acqua come bene comune: l'[[Italia]] è l'epicentro di un largo movimento, che ha visto ventisette milioni di elettori votare contro la privatizzazione dell'acqua, che produce analisi sempre più accurate, che ha visto convenire a Napoli e Roma rappresentanti da molti Paesi, che è all'origine di una rete di comuni europei e di iniziative popolari rivolte alla Commissione di Bruxelles. Altrettanto intensa è la discussione intorno ai limiti del mercato, accesissima intorno ai temi del lavoro e che vede l'inquietante tentativo di cancellare l'articolo 41 della Costituzione che congiunge il decreto berlusconiano di luglio e il decreto "Cresci Italia", ponendo il problema se sia ancora possibile in economia una politica "costituzionale". Questa è l'altra politica. E ciascuno di questi temi pone la questione di quale idea di società debba oggi sostenere l'azione politica.<ref>Dall'articolo, ''[http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/opinioni/2012/03/01/news/l_antipolitica_o_l_altrapolitica_-30736191/?ref=search L'antipolitica o l'altrapolitica?]'', ''la Repubblica'', 1 marzo 2012.</ref>
*{{NDR|Sul [[Matrimonio fra persone dello stesso sesso]]}} Il Parlamento rimane colpevolmente silenzioso rispetto all'altra questione sollevata dalla Corte, che ha esplicitamente parlato di un diritto fondamentale delle coppie omosessuali. Questo diritto continua ad essere negato da una inammissibile prepotenza parlamentare, che ignora un suo preciso obbligo e subordina un diritto fondamentale alla congiunzione tra fondamentalismo di destra e "prudenza" di sinistra.<ref>Dall'articolo, ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/03/07/vissero-felici-contenti-la-dignita-la.html?ref=search E vissero felici e contenti/ 2 La dignità e la giustizia cancellate dall'ipocrisia]'', ''la Repubblica'', 7 marzo 2012.</ref>
*{{NDR|Con riferimento a [[Mani pulite|Tangentopoli]]}} Questa rete si smaglia con l'arrivo delle inchieste del febbraio 1992. Si cancella una immunità parlamentare di cui si era abusato. La magistratura, che aveva assicurato protezione, ritrova il suo ruolo di garante della legalità. Questo provoca sconcerto, e per qualche tempo si spera che un tempo nuovo sia davvero cominciato. Ma le vecchie resistenze erano tutt'altro che sconfitte, come subito dimostrarono le difficoltà nel riformare la legge sugli appalti.<br />Una nuova strategia era alle porte, e trovò nel [[Silvio Berlusconi|berlusconismo]] il clima propizio.<ref>Dall'articolo ''[http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/opinioni/2012/03/12/news/questione_morale_ultimo_atto-31378799/?ref=search Questione morale ultimo atto]'', ''la Repubblica'', 12 marzo 2012.</ref>
*Nel 1994 ho deciso di non candidarmi più. Con l'avanzare del degrado culturale ho maturato un distacco non dalla politica, perché ho continuata a farla in tutti i modi possibili, ma dai partiti. Di fronte all'involuzione dei partiti, non c'era solo l'antipolitica ma un'altra politica che andava riconosciuta. Nasce da qui la mia attenzione verso i movimenti. Tra la seconda parte del 2010 e la prima del 2011 hanno avuto anche vittorie significative: la legge bavaglio è stata bloccata, poi i successi alle elezioni amministrative del 2011 e la vittoria nei referendum. Tutto questo è il risultato di qualcosa che io chiamo "altra politica".<ref name=Basso>Dall'intervista di Sofia Basso ''[http://www.left.it/2012/07/19/stefano-rodota-svegliati-sinistra/5293/ Svegliati, sinistra]'', ''left.it'', n. 29, 21 luglio 2012.</ref>
*Quello di [[Mario Monti|Monti]] è un governo di assoluto unilateralismo. Non si può impunemente colpire in modo così frontale i diritti sociali. Questo approccio sta già determinando non solo malessere, ma una rivolta sociale. E di questo ci dobbiamo preoccupare. Si dice governo dei professori, dei tecnici: invece è un governo straordinariamente politico.<ref name=Basso/>