Coscienza: differenze tra le versioni

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credo sia più sulla coscienza morale, attenzione
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*La coscienza è una caratteristica fondamentale dell'universo piuttosto che l'emergenza da elementi più semplici. ([[Giulio Tononi]])
*La coscienza non può mai essere qualcosa di diverso dall'essere cosciente. ([[Karl Marx]])
*La coscienza non può mai essere un sistema chiuso, e tutte le barriere di tal natura sono illusioni. L'anima stessa, perciò, non è un sistema chiuso. Quando la considerate, tuttavia, la pensate in genere in tali termini, una immutabile, psichica o spirituale fortezza. Ma le fortezze non tengono soltanto fuori gli invasori: impediscono anche l'espansione e lo sviluppo. ([[Jane Roberts]])
*La coscienza non si ristora con il sonno: è invece soltanto rivolta in un'altra direzione. La coscienza dunque non dorme, in quei termini, e benché possa essere spenta non si comporta come la luce.<br>Spegnerla non la estingue nello stesso modo della luce, che scompare quando si spegne l'interruttore. Proseguendo in questa analogia, se la coscienza fosse come una luce che vi raggiunge, anche quando la spegneste ci sarebbe una sorta di penombra, e non di buio completo. ([[Jane Roberts]])
*La sola possibilità è di accettare l'esperienza immediata che la coscienza è un singolare di cui non si conosce plurale; che esiste una sola cosa, e ciò che sembra una pluralità non è altro che una serie di aspetti differenti della stessa cosa, prodotta da un'illusione (il maya indiano). ([[Erwin Schrödinger]])
*Niente è piú certo, che nessuno può mai uscire da se stesso, per identificarsi immediatamente con le cose distinte da lui: bensí tutto ciò che egli conosce con sicurezza, cioè immediatamente, si trova dentro la sua coscienza. [...] Solo la coscienza è data immediatamente, perciò il fondamento della filosofia è limitato ai fatti della coscienza: ossia essa è essenzialmente [[idealismo|idealistica]]. Il [[realismo]], che trova credito presso l'intelletto incolto, perché si dà l'aria di essere aderente ai fatti, prende addirittura come punto di partenza un'ipotesi arbitraria ed è perciò un edificio di vento campato in aria, perché sorvola o rinnega il primissimo fatto: che, cioè, tutto ciò che noi conosciamo si trova nella coscienza. ([[Arthur Schopenhauer]])