Jeffrey Moussaieff Masson: differenze tra le versioni

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*Quando guardo mangiare il [[topo]] [...] mentre lo osservo tenere tra le zampette il cibo che rosicchia, mentre gli occhi lucenti guizzano di qua e di là per scoprire eventuali pericoli, riesco facilmente a vedere me stesso. Se molti ormai sanno che condividiamo gran parte del DNA con altri primati (fino al 98 percento) e mammiferi, topi inclusi (90 percento), pochi sono consapevoli che per l'85 percento i nostri geni sono identici a quelli del [[danio zebrato|pesce zebra]]. (p. 107)
*Mi ricordo quando, da bambino, intorno ai dieci-unici anni, andai in gita a [[Pesca (attività)|pescare]] con la scuola. Quando abboccò il mio primo pesce ero molto emozionato, ma non appena lo vidi dimenarsi, contorcersi con l'amo in bocca e saltare sul ponte della barca, per il dolore o per la paura, mi sentii agghiacciare. Gli adulti trovarono divertente la mia ingenuità, mi dissero che quelli del pesce erano solo riflessi. Eppure non c'era niente di automatico, di robotico nel modo in cui quel pesce stava reagendo. Come potevo non immaginare me stesso con un amo conficcato in una guancia che mi trascinava in un elemento nel quale non riuscivo a respirare? (p. 108)
*Un tempo facevo [[sommozzatore|immersioni subacquee]], e ricordo le volte in cui mi guardavo intorno perché avevo la strana sensazione di essere seguito. E difatti dietro di me c'era un intero banco di [[barracuda]]. «Sono solo curiosi» mi spiegò un giorno l'istruttore. (pp. 110-111)
*Il [[salmone]] è un animale talmente complesso che si è radicato a fondo nella psiche umana, soprattutto nelle regioni in cui è più diffuso. Nella cultura di molte popolazioni indigene del Canada e del Nordovest del Pacifico ci sono canzoni, danze, arti visive e leggende basate sulla vita dei salmoni. Ma questo affetto non è reciproco. A differenza di cani e gatti, nella cui psiche noi compariamo in milioni di modi, è improbabile che un salmone abbia mai pensato con gioia agli esseri umani; da quanto mi risulta, i salmoni non vogliono avere nulla a che fare con noi, e ne hanno ben donde. (p. 111)
*Alcuni scienziati sostengono che i [[pesce|pesci]] ricordano le vie di fuga anche per un anno. Non mi sorprenderebbe se, con il proseguire della ricerca, scoprissimo che abbiamo grandemente sottovalutato ogni aspetto della loro intelligenza, della memoria e dei rapporti sociali. (p. 115)