Enzo Biagi: differenze tra le versioni

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*Difficile capire l'Italia, quasi impossibile la [[Sicilia]], un'isola abitata da italiani esagerati. Ci sono sempre due facce da decifrare, due possibilità.<ref name=sici/>
*{{NDR|Riferito alla [[Sicilia]]}} E il solito Goethe aggrava ancora la situazione: "Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?". Già: chi sa qualcosa di preciso? Comincia il paesaggio a confondere le idee: i sicomori, come nel Sudan, e il papiro, come in Egitto, e poi le palme e i cactus che evocano il deserto, e il poeta russo Andreij Belyj resta sconvolto dallo stridore delle cicale e dal tripudio dei colori: il giallo dello sparto, il rosa del rododendro e dei grappoli di tamerici e il verde dei carrubi. Più tardi arriva Tomasi di Lampedusa, e complica ancora il discorso dal punto di vista psicologico: "Cambiare tutto per non cambiare niente".<ref name=sici/>
*Ha scritto Leonardo Sciascia: "Forse tutta l'Italia sta diventando la Sicilia". Penso a [[Mani pulite|Tangentopoli]], e al capitano Bellodi, il protagonista di ''Il giorno della civetta'' che ragiona su quello che si dovrebbe fare per battere la mafia: "Bisognerebbe, di colpo, piombare sulle banche: mettere mani esperte nelle contabilità, generalmente a doppio fondo, delle grandi e piccole aziende, revisionare i catasti". Come era intelligente Leonardo Sciascia, e come sapeva leggere la cronaca e anche prevederla.<ref name=sici/>
*Ho conosciuto Falcone e Borsellino: Falcone aveva una figura tonda e un volto sorridente, due occhi ironici; uno come Borsellino lo potevi incontrare con l'ombrello al braccio e il Times che spunta da una tasca, anche nei dintorni della City: un distinto gentleman.<ref name=sici/>
*Il successo è arrivato anche per [[Andrea Camilleri]], è in testa alla lista dei "best seller" con quattro o cinque titoli di romanzi. Mai visto. Dopo vent'anni il suo commissario Montalbano è diventato popolare. Mi fa piacere per lui e per Elvira Sellerio che ha creduto in quel riservato e composto sceneggiatore e regista televisivo che, a 75 anni, vede riconosciuto il suo talento. Da mezzo secolo vive e lavora a Roma, ma gli è rimasto l'accento degli agrigentini. È un'altra scoperta di Sciascia. Dice infatti: "Siciliano è Sciascia. E un siciliano è anche Vittorini. Parlo dei due esempi: dei siciliani di scoglio, quelli che rimangono attaccati, anche se per un po' si allontanano, e quelli di mare aperto, come era Vittorini.<ref name=sici/>