Lev Borisovič Kamenev: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Il quarto giorno del XIV Congresso del PCUS del 1925}} Kamenev, il bolscevico della vecchia guardia, uno dei prediletti di [[Lenin]], il compagno d'esilio di [[Stalin]], rompe gli indugi e va alla tribuna. Parlerà per cinque ore, dimostrandosi assai più abile di [[Grigorij Evseevič Zinov'ev|Zinoviev]]. Ormai aveva compreso che il punto chiave della lotta nel partito era diventato Stalin. Lui andava colpito, non altri. Due i cardini del suo intervento: il ''gensek''<ref>Acronimo del russo ''general'nyj sekretar''' (segretario generale).</ref> è prigioniero di una linea profondamente errata, quella di [[Nikolaj Ivanovič Bucharin|Bucharin]]; i suoi poteri sono diventati eccessivi. ([[Gianni Rocca]])
 
*Quando Kamenev fu chiamato dalla sua cella per avviarsi all'esecuzione, non si lamentò e apparve sbalordito. Non rimase ucciso al primo colpo e il tenente della NKVD<ref>Acronimo del russo ''Narodnyj komissariat vnutrennich del'' (Commissariato del popolo per gli affari interni).</ref> responsabile dell'esecuzione divenne isterico, prese a calci l'esecutore gridandogli «finiscilo». ([[Robert Conquest]])
 
==Note==