André Brissaud: differenze tra le versioni

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→‎Le «grandi purghe» di Mosca: Andrej Januar'evič Vyšinskij
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*Ancora più straordinario, ma altrettanto necessario al terrorismo staliniano è il decreto del 7 aprile 1935 col quale vengono estese tutte le pene, compresa quella di morte, ai ragazzi dai 12 anni in avanti. Questo decreto sarà violentemente criticato dalle potenze occidentali. [...] Ma se Stalin ha corso il rischio di questa pubblicità negativa è stato proprio per dare a questa legge la sua piena carica di terrore. I suoi nemici sanno ormai che se non si piegano alla sua volontà, Stalin può far uccidere i loro figli come complici. (Parte prima. ''Sulle orme di Ivan il Terribile'', ''La pena di morte viene estesa anche ai ragazzi di 12 anni'', p. 76)
 
*{{NDR|Nei processi delle "[[grandi purghe]]", come procuratore generale}} Di fronte agli sfortunati rappresentanti dell'antistalinismo, a un piccolo tavolo, è seduto [[Andrej Januar'evič Vyšinskij|Viscinskij]]. Il suo aspetto è molto dignitoso: abito scuro di buon taglio, colletto bianco inamidato, baffetti grigi curatissimi.<br>È bene ricordare, ora, chi è Andrei Viscinskij. Il procuratore appartiene alla stessa generazione degli accusati. Quando la maggior parte di loro militava da professionista già nelle file della rivoluzione, egli era un semplice avvocato. È stato iscritto al partito operaio socialdemocratico, nella frangia menscevica, dal 1902 al 1907. Da questa data sembra aver rinunciato alla politica per dedicarsi unicamente alla sua professione. Ma nei mesi che precedono la rivoluzione, si trova a Mosca come membro di secondo piano del partito menscevico, avversario dei bolscevichi. Le biografie ufficiali sono molto vaghe sulla sua attività e sul suo ruolo durante la guerra civile: nell'ipotesi più favorevole, egli si mantiene prudentemente neutrale. (Parte prima. ''Viscinskij, un procuratore diabolico'', pp. 86-87)
 
*Il bilancio è terribile.<br />Giudicate voi stessi: secondo i calcoli del professore sovietico Ernst Genri, ecco il numero delle vittime dell'Esercito Rosso:<br />3 marescialli su 5,<br />14 generali dell'esercito su 16 (1<sup>a</sup> e 2<sup>a</sup> classe),<br />8 ammiragli su 8 (1<sup>a</sup> e 2<sup>a</sup> classe),<br />60 generali di corpo d'armata su 67,<br />136 generali di divisione su 199,<br />221 generali di brigata su 397.<br />Il cento per cento degli ammiragli! Il novanta per cento dei marescialli e dei generali, ai quali occorre aggiungere l'ottanta per cento dei colonnelli! Gli undici vice commissari alla Difesa saranno anch'essi liquidati, come 75 degli 80 membri del Supremo Soviet Militare!<br />Ma questa pulizia non si limita ai gradi superiori: 35.000 ufficiali, vale a dire esattamente la metà di tutto il corpo degli ufficiali, saranno arrestati e giustiziati [...]<br />In questa lugubre statistica, non calcoliamo affatto il numero infinito dei membri delle famiglie degli ufficiali che furono giustiziati, deportati, imprigionati{{sic|...}} (Parte seconda. ''Stalin massacratore dell'Armata Rossa'', ''Bilancio'', pp. 208-209)