Ruhollah Khomeyni: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Ruhollah Khomeyni==
*Chi ha aperto la strada a questo Islam violento è stato l'ayatollah Khomeini, che al suo arrivo a Teheran all'inizio della rivoluzione iraniana dichiarò: “L'Islam o è politica o non esiste”. In seguito [[Osama Bin Laden|Oussama ben Laden]] e la sua organizzazione Al Qaeda misero in pratica questa idea. Bisogna anche dire che nel 1979 c’è stata anche l'invasione sovietica dell'Afghanistan che, durante i dieci anni che è durata, ha spinto l'Arabia Saudita e altri Paesi musulmani ad inviare militanti armati in Afghanistan per lottare contro il comunismo e l'ateismo. Nascono così i gruppi Talebani che tanta infelicità hanno portato nella regione. ([[Tahar Ben Jelloun]])
*Il suo nome è sulla bocca di tutti, ossessivamente, sia che venga pronunciato con amore sia che venga sibilato con odio: è ormai ciò che in [[Vietnam]] era il nome di [[Ho Chi Minh|Ho Ci-min]], in [[Cina]] il nome di [[Mao Tse-tung]], e nei comizi scatena un tale fanatismo che ieri il primo ministro Bazargan ha perso le staffe. «Se dico [[Maometto]] applaudite una volta, se dico Khomeini applaudite tre volte. Al posto del profeta io me ne offenderei.» Non dimentichiamo che a decine di migliaia son morti per ubbidirgli, viene il vomito a guardare il cimitero in cui li hanno sepolti, magari in fosse comuni, e in sostanza non è cambiato nulla dai giorni in cui con quel nome sulle labbra si gettavano inermi contro i carri armati per esser falciati dalle mitragliatrici. Se lui lo esigesse, rifarebbero altrettanto. ([[Oriana Fallaci]])
*La morte di Khomeini ha inesorabilmente avviato la scomparsa di un sistema di valori, di potere e di governo che era una diretta emanazione della sua interpretazione non ortodossa della teologia sciita, rifletteva le sue ambizioni politiche e sfruttava il suo carisma. Il sistema del velayat-e faqih ha infatti rappresentato una rottura con l'ortodossia teologica e politica sciita che predica la taqiya, la dissimulazione dei propri sentimenti, un atteggiamento di quietismo politico. Ai credenti si chiede di simulare un'obbedienza al sovrano, nell'attesa che finisca l'occultamento del dodicesimo imam Mohammad al Mahdi, che gli sciiti ritengono scomparso dal mondo nell'anno 874 e che con la sua ricomparsa ripristinerà la giustizia. Questa eresia si è concretizzata nell'attribuzione a Khomeini che nella gerarchia religiosa sciita aveva il rango di ayatollah ozma del titolo di imam, che gli sciiti riservano al vicario del profeta Maometto. Nessuno ha oggi in Iran l'autorità e il carisma per farsi venerare e obbedire ciecamente così come è stato con Khomeini. ([[Magdi Allam]])