Oriana Fallaci: differenze tra le versioni

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*Anche i partigiani cui consegnavo le munizioni non erano partigiani comunisti. Erano partigiani di Giustizia e Libertà. [...] perdio! Mi arrabbio, sì, mi arrabbio. Perché è da mezzo secolo che i [[comunismo|comunisti]] tentano di procurarsi l'esclusiva della [[Resistenza italiana|Resistenza]], far credere che l'hanno fatta loro e basta. Quando la si celebra nelle piazze si permettono addirittura di cacciare chi non sventola la bandiera rossa.
*Io quando parlano di [[Adozione da parte di coppie dello stesso sesso|adozione-gay]] mi sento derubata nel mio ventre di donna. Anche se non sono riuscita a far nascere i miei bambini mi sento usata, sfruttata, come una mucca che partorisce vitelli destinati al mattatoio. E nell'immagine di due uomini o di due donne che col neonato in mezzo recitano la commedia di Maria e Giuseppe vedo qualcosa di mostruosamente sbagliato. Qualcosa che mi offende anzi mi umilia come donna, come mamma mancata, mamma sfortunata, e come cittadina. Sicché offesa e umiliata dico: mi indigna il silenzio, l'ipocrisia, la vigliaccheria, che circonda questa faccenda. Mi infuria la gente che tace, che ha paura di parlarne, di dire la verità. E la verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi della Natura. Non possono falsare con l'ambiguità delle parole "genitori" e "coniugi" le leggi della Vita. Lo Stato non può consegnare un bambino, cioè una creatura indifesa e ignara, a genitori coi quali egli vivrà credendo che si nasce da due babbi o due mamme non da un babbo e una mamma. E a chi ricatta con la storia dei bambini senza cibo e senza casa (storia che oltretutto non regge in quanto la nostra società abbonda di coppie normali e pronte ad adottarli) rispondo: un [[bambino]] non è un cane o un gatto da nutrire e basta, alloggiare e basta. È un essere umano, un cittadino, con diritti inalienabili. Ben più inalienabili dei diritti o presunti diritti di due omosessuali con smanie materne o paterne. E il primo di questi diritti è sapere come si nasce sul nostro pianeta, come funziona la Vita sul nostro pianeta. Cosa più che possibile con una madre senza marito, del tutto impossibile con due "genitori" del medesimo sesso. Punto e basta.
*Ne ho abbastanza di veder giustificare con le Crociate gli abusi, le prepotenze, gli sgozzamenti, le decapitazioni. E poi chi le incominciò queste Crociate? Chi se lo prese per primo questo Sacro Sepolcro? Chi invase metà dell'Europa con la mezzaluna, chi conquistò mezzo mondo a colpi di scimitarra? Chi la fa ora da padrone in casa nostra? Anche la storia è opinabile?!? A quanto pare, sì.
*Bè, secondo me Berlusconi ha studiato poco. Ha una laurea in legge, sì, ma la laurea non basta: ho conosciuto più ignoranti con la laurea che senza la laurea. L'ignoranza è una caratteristica molto diffusa tra i politici, si sa. Basti pensare a quelli che fanno gli sfondoni di sintassi: la mia ossessione. Ma non si può governare da soli ignorando le basi della politica. Per incominciare, la Storia e la Filosofia. E mi meraviglierei molto se Berlusconi fosse un esperto di Storia e di Filosofia. Inoltre mi sembra che del Potere abbia un concetto piuttosto frivolo. Superficiale. Che per lui il Potere significhi stare su un trono. E non un trono che si regge sull'autorità morale o intellettuale ma sull'autorità politica. Se eccita troppo quando si trova accanto a Bush o a Putin. E perfino quando incontra quelle due nullità che si chiamano Schröder e Chirac. Il suo eterno sorriso si allarga fino alle orecchie anzi fino alla nuca, gongola tutto, e per una volta dimentico della sua presunzione sembra dire: «Guarda con chi sto!». Sotto sotto ne sembra anche un po' intimidito. Proprio come un parvenu che badando al grado e all'apparenza, non alla sostanza, si sente finalmente accettato.
*Senza Khomeini non ci sarebbe stato Bin Laden. Non ci sarebbe stato l'Undici Settembre ed oggi non ci sarebbe l'Eurabia. Ma l'eredità di Khomeini l'ha raccolta Bin Laden.
*{{NDR|Su [[Osama Bin Laden]]}} È l'unica persona al mondo per cui tradirei la mia promessa di non aver più nulla a che fare col giornalismo.
*{{NDR|Su [[Osama Bin Laden]]}} Incomincerei interrogandolo sulla sua infanzia e la sua adolescenza. Sul fatto che suo padre fosse così ricco e così legato a re Faysal, tuttavia escluso dai fasti della Corte saudita. Sono assolutamente convinta che la chiave del personaggio stia lì: dentro la sua infanzia e la sua adolescenza. Dev'esser successo qualcosa, nella prima fase della sua vita, che ha dato fuoco alle polveri del suo orgoglio e della sua megalomania. Perché non credo che a muoverlo sia stata la molla della religione, della fede in Allah. È un tipo troppo intelligente. Sospetto la vera molla sia il suo bisogno di emergere come individuo. Proprio il caso di Napoleone e di tutti i grossi leader che la Storia dell'Uomo ci ha dato, escluso Gesù Cristo.
*{{NDR|Su [[Saddam Hussein]]}} Il prezzo per toglierlo di mezzo è stato troppo alto. Il terrorismo islamico s'è moltiplicato, i morti hanno partorito altri morti, continuano a partorire morti, partoriranno sempre più morti. E, come profetizzai [...], prima o poi ci ritroveremo con una Repubblica Islamica dell'Iraq. Ossia con un paese nel quale i mullah e gli imam impongono i burkah, lapidano le donne che vanno dal parrucchiere, impiccano la gente allo stadio. Quindi tanto valeva tenersi Saddam Hussein. Guardi, io non mi stancherò mai di ripeterlo: la democrazia non si può regalare come una stecca di cioccolata. La democrazia bisogna conquistarsela. Per conquistarsela bisogna volerla. Per volerla bisogna sapere cos'è. Gli iracheni non lo sanno. Ancor meno la capiscono. E di conseguenza non la vogliono. Non tanto perché sono diseducati da ventiquattr'anni di dittatura feroce quanto perché sono mussulmani: assimilati dalla teocrazia e incapaci di scegliere il proprio destino. La teocrazia non insegna a ragionare, a scegliere, a decidere il proprio destino. Insegna a subire ubbidire servire un Dio che è un padrone assoluto, un sovrano che controlla ogni momento e ogni aspetto della tua vita, un tiranno peggiore di Saddam Hussein.
*Che cosa ha mai fatto, l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|Onu]], fuorché sprecare migliaia di miliardi e vivere di rendita sulle parole Pace ed Umanitarismo? Ha mai mosso un dito, l'Onu, per chiudere i gulag e difendere le vittime di [[Stalin]]? Ha mai aperto bocca per frenare la spietata dittatura di [[Mao Tse-tung]], per condannare i maoisti che distruggevano i millenari templi di Lhasa e massacravano i monaci buddisti nonché i contadini del Tibet? Ha mai fermato il genocidio compiuto in [[Cambogia]] dagli [[Khmer Rossi|Khmer Rouges]] di [[Pol Pot]]? Ha mai tirato le orecchie al cannibale [[Jean-Bedel Bokassa|Bokassa]] che quand'era presidente della [[Repubblica Centrafricana]] cucinava i suoi avversari, li mangiava cotti in salmi? Ha mai messo al bando il regime schiavista dell'ultra-islamico [[Sudan]]? Ha mai criticato i Talebani dell'[[Afghanistan]]? Trent'anni fa le sue truppe non riuscirono neanche a difendere i greci della piccola Cipro, a fermare gli stupri che i soldati turchi commettevano sulle donne e sulle vecchie e sui bambini di Cipro. Ed ora non vogliono nemmeno fermare il genocidio che i Janjaweed cioè i Diavoli a Cavallo, le milizie filoarabe e mussulmane dell'ultra-mussulmano Sudan, stanno commettendo sui cristiani neri del Darfur.
*Non mi è simpatico [[Kofi Annan]]. Non mi piace Kofi Annan. Kofi Annan non è quello che sembra. Cioè un bonario monarca con la cravatta, un imparziale nobiluomo africano, un anti-Waldheim. All'inizio aveva sollevato in me qualche speranza, e di lui apprezzavo anche gli aspetti esteriori. La sua eleganza, la sua ricercatezza verbale, la sua signorilità. La sua voce fonda e suasiva, il suo mite strabismo di Venere. Ma poi lo osservai meglio, lo ascoltai meglio, e m'accorsi che nel suo mite strabismo di Venere c'era qualcosa di ambiguo. Qualcosa di insincero, di infido. E ora capisco perché Blair controllasse le sue telefonate. Da che parte guarda, Kofi Annan, mentre con l'occhio destro fissa un punto e con l'occhio sinistro ne fissa un altro? Non certo dalla parte dell'Occidente, sebbene, appartenga a una chiesa evangelica e abbia studiato nel Minnesota poi a Ginevra poi a Boston: le sue prese di posizioni sono sempre a favore dell'Islam. Come Kurt Waldheim trova sempre il modo di dar torto agli occidentali e ragione ai loro nemici. È anche lui un discepolo di Sigrid Hunke? Mah! Forse è soltanto un freddo calcolatore che obbedisce a un'Assemblea Generale dominata dai paesi del Terzo Mondo cioè dai mussulmani più biliosi e impreparati. O forse è semplicemente un antiamericano che merita il Premio Nobel ormai riservato agli antiamericani e basta.
 
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