Andrej Januar'evič Vyšinskij: differenze tra le versioni

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arringa nel processo Bucharin (1938)
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==Citazioni di Andrej Januar'evič Vyšinskij==
*{{NDR|NelNell'arringa del processo contro [[Georgij Leonidovič Pjatakov|Pjatakov]] e altri, il 28 gennaio 1937, in rappresentanza della pubblica accusa}} Io non sono solo qui davanti a voi! Le vittime possono essere nelle loro tombe, ma io sento che sono qui in piedi vicino a me, e indicano il banco degli accusati, indicano voi imputati, con le loro braccia mutilate, imputridite nei sepolcri in cui le avete mandate!<br>Io non sono il vostro unico accusatore! Si unisce a me nell'accusa tutto il nostro popolo! Io accuso questi odiosi criminali che meritano un solo castigo – la morte mediante fucilazione!<ref>''Pyatakov Trial'', p. 516; citato in Robert Conquest, ''Il grande terrore'' (''The Great Terror''), traduzione di Adriana Valori Piperno, terza edizione BUR Storia, Rizzoli, MIlanoMilano, 2006, p. 267. ISBN 88-17-25850-4.</ref>
*{{NDR|Nell'arringa del processo contro [[Nikolaj Ivanovič Bucharin|Bucharin]] e altri, l'11 marzo 1938, in rappresentanza della pubblica accusa}} Non è la prima volta che il tribunale supremo del nostro paese esamina un caso che implica i più gravi reati contro il benessere del nostro paese, contro la nostra patria socialista, la patria del popolo lavoratore di tutto il mondo. Ma non credo di sbagliare se dico che è la prima volta che il nostro tribunale si è trovato a esaminare un caso come questo, a esaminare il caso di reati e tristi fatti come quelli che sono passati davanti ai vostri occhi in questo processo, davanti agli occhi del mondo intero, un caso di criminali come quelli che vedete ora sul banco degli imputati.<br>In tutti i giorni e le ore trascorse, a mano a mano che procedeva l'indagine del tribunale sul caso presente, essa portava in luce sempre altri orrori della serie di delitti, mostruosi, vergognosi, senza confronto commessi dagli imputati, l'intera abominevole serie di odiose azioni davanti alle quali anche le basse azioni dei più inveterati, vili, scatenati e spregevoli delinquenti impallidiscono e scompaiono.<ref>''Bukharin Trial'', p. 625; citato in Robert Conquest, ''Il grande terrore'' (''The Great Terror''), traduzione di Adriana Valori Piperno, terza edizione BUR Storia, Rizzoli, Milano, 2006, p. 622. ISBN 88-17-25850-4.</ref>
 
*{{NDR|Alla Conferenza di pace di Parigi del 1946, polemizzando con le tesi italiane}} Non è vero che Trieste sia italiana. Trieste è stata fondata dagli slavi, e anzi è colpa dell'Italia se è decaduta dal rango che aveva di primo porto di tutto il Mediterraneo. Non è vero che il signor [[Ivanoe Bonomi|Bonomi]] sia un democratico, anzi è stato ministro della Guerra del regime fascista. Non è vero che l'esercito italiano ha abbattuto l'impero austro-ungarico: l'impero austro-ungarico fu vinto dai russi del generale {{sic|Brussiloff}}<ref>Aleksej Alekseevič Brusilov (1853–1926), generale russo della prima guerra mondiale.</ref> che nel 1916 fecero prigionieri due milioni di austriaci. Anzi, sanno tutti che gli italiani sono molto più bravi a scappare che a combattere.<ref>Citato in [[Indro Montanelli e Mario Cervi]], ''L'Italia della Repubblica (2 giugno 1946-18 aprile 1948)'', Rizzoli, Milano, 1985, p. 107. ISBN 88-17-42724-1.</ref>