Mario Tobino: differenze tra le versioni

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*Sembra un'ingiustizia osservare come gli scienziati, gli uomini dotti in genere, si preoccupino tanto per ricercare le cause delle malattie, per scoprire le origini, le leggi, per trovare tante belle notizie, che poi trovano, ma non si preoccupano per nulla del fatto che tanti disgraziati fanno le poesie.
*Se l'uomo non si illudesse di essere un individuo ammirevole dovrebbe nel momento che è per afferrare una qualsiasi cosa rimanere sempre con la [[mano]] tremante, dubitosa, nel mezzo dell'aria e dire: la prendo o non la prendo? Farò bene oppure no? – e eternamente non farebbe mai nulla.
*Ci sono delle pagine che puzzano di [[vino]], delle pagine dove c'è la [[sera]], lenta; altre pagine sono notturne nelle quali i pipistrelli battono le ali.<br>Il figlio del farmacista cammina a notte alta tra erbe scomposte, a ciuffi lunghi e ispidi.<br>Si è che il figlio del farmacista da un pezzo beve, si ubriaca: la solitudine vi conduce.<br>Gli imbecilli hanno tutti lo stesso cappello, sia esso lungo o basso, nero o bianco, ogni loro [[cappello]] ha il senso dell'imbecillità.<br>Così ogni [[ubriachezza|ubriacatura]] dà la pasta dell'[[uomo]] che la sostiene. Del resto con l'[[Bevanda alcolica|alcool]] si passano le ore, ci si diverte a contemplare la nostra [[natura]], i ricordi, dai quali si possono trarre gli scopi, la conclusione del perché del nostro vivere; vengono fuori qualità e vizi che non si pensava avessero tali radici radicate.
*Le [[foglia|foglie]] guardano il [[sole]], si rivolgono sicuramente a lui; esse non hanno pensieri che le fuorviino; ecco perché la natura è così bella.
*L'[[Italia]] è bella, è fatta di uomini bizzarri e di eroi.