Ariel Sharon: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Ariel Sharon==
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*Arafat dica quel che gli pare: non conta. Sono i fatti che contano, e gli sviluppi, le conseguenze che tali fatti avranno in futuro. Forse lui crede sul serio d'aver vinto politicamente, ma il tempo gli dimostrerà che la sua sconfitta è soprattutto politica.<ref name="fallaci">Dall'intervista con [[Oriana Fallaci]] del settembre 1982, ''Intervista con il potere'', Bur, 2014.</ref>
*La forza dell'OLP consisteva nell'essere un centro internazionale del terrorismo, e tale centro poteva esistere soltanto disponendo d'un paese dentro cui installare uno Stato nello Stato.<ref name="fallaci"/>
*Sebbene la simpatia del mondo ci interessi, quando si tratta della nostra sicurezza e della nostra esistenza possiamo farne benissimo a meno.<ref name="fallaci"/>
*La ritirata degli americani da Saigon fu un oltraggio, e quell'oltraggio io non l'ho sofferto. L'ho fatto soffrire agli altri.<ref name="fallaci"/>
*Combattenti, soldati? Nossignora, quelli non erano combattenti e soldati. Neanche a Beirut. Chi entra nella sala chirurgica di un ospedale dove i medici stanno operando un ferito e disconnettendo i tubi dell'ossigeno ordina di buttar via il ferito, sostituirlo con quello che portano loro, non è un soldato. È un terrorista, un assassino. Chi confisca un convoglio della Croce Rossa e ruba il latte in polvere destinato ai bambini, sghignazzando, non è un soldato. È un terrorista, un ladro. Ecco come si comportava la marmaglia di Arafat a Beirut. I siriani non si comportano a quel modo, gli egiziani non si comportano a quel modo. Gli uomini di Arafat sì. Sempre, da sempre. Ai confini tra Libano e Israele avevamo decine di installazioni militari. Eppure non le attaccavano mai. Mai! Attaccavano sempre i kibbutz, uccidevano sempre la gente inerme, i bambini, i vecchi, le donne. Non sono un esercito. Sono una banda di vigliacchi, di terroristi. Mi chieda tutto ma non mi chieda di chiamarli soldati.<ref name="fallaci"/>
*L'organizzazione diretta dal signor Begin non attaccava i civili. E il signor Begin faceva un punto d'onore nel raccomandare ai suoi uomini di non colpire i civili. La bomba al King David Hotel era diretta contro i militari inglesi e la colpa di quell'episodio ricade tutta sullo High Commissioner inglese che era stato avvertito mezz'ora prima ma invece di evacuare l'albergo scappò. Noi non eravamo terroristi, eravamo dei «Freedom Fighters», combattenti per la libertà. Noi ci battevamo contro l'occupazione inglese.<ref name="fallaci"/>
*Non dimentichi che abbiamo uno degli eserciti migliori del mondo, che da trentacinque anni non facciamo che combattere, che siamo stati in guerra con tutti i paesi arabi, che abbiamo moltissima esperienza.<ref name="fallaci"/>
*I terroristi di Arafat [...] hanno combattuto quel poco che bastava per dare l'impressione di combattere. Non hanno mai combattuto fino in fondo. Mai! Spesso non hanno combattuto per niente. [...] Per questo io non li rispetto, non rispetto Arafat. Rispetto gli egiziani per come si sono battuti in tutte le guerre contro di noi, rispetto i giordani per come si sono battuti nel 1967 a Gerusalemme, rispetto i siriani per come si sono battuti in molte occasioni e anche in questa. Ma non rispetto i terroristi di Arafat perché non si sono battuti in Libano e a Beirut.<ref name="fallaci"/>
*Non ci servono i protettori. Così non dico che si possa ignorare l'opinione dei nostri alleati, però dichiaro che non prendiamo ordini da nessuno.<ref name="fallaci"/>
*Non abbiamo mai bombardato per colpire la popolazione civile. Mai! La maggior parte dei bombardamenti, e dico la maggior parte perché la guerra è guerra, sono avvenuti nelle zone dove i terroristi avevano e loro basi e i loro quartieri generali, cioè a sud del Boulevard di Mazrea, nell'area di Fakhani.<ref name="fallaci"/>
*Da qualsiasi parte della barricata avvenga, ogni morte è una tragedia, e la morte di un bambino è sempre una tragedia intollerabile.<ref name="fallaci"/>
*{{NDR|Su [[Yasser Arafat]] e altri membri dell'OLP}} Non ci si può mai fidare di lui, di loro. Vivono sulla furbizia, tradiscono sempre i giuramenti, gli impegni. Anche ora.<ref name="fallaci"/>
*Abbiamo tante cose da fare, oltre che combattere. Ad esempio sviluppare la nostra educazione, la nostra cultura, la nostra agricoltura, la nostra industria, la nostra scienza. Ad esempio assorbire gli ebrei che arrivano continuamente da più di settanta paesi, fare una nazione con loro. E non parecipiamo a nessuna corsa alle armi: stiamo solo tentando di migliorare le nostre capacità di difesa per essere pronti a reagire quando ce n'è bisogno.<ref name="fallaci"/>
*Quando si tratta della nostra sicurezza siamo uniti, non c'è dubbio. Non ci sono né falchi né colombe ma ebrei. Né Partito laburista né Partito Likud ma ebrei.<ref name="fallaci"/>
*Miss Fallaci, si metta in testa che senza l'aiuto dell'[[Unione Sovietica]] i paesi arabi non avrebbero fatto la guerra a Israele nel 1948. Si scatenarono contro di noi perché alle spalle avevano l'Unione Sovietica, militarmente e politicamente. Quanto all'OLP, esso è sostenuto dall'Unione Sovietica perché l'Unione Sovietica ha capito benissimo che nell'era atomica il terrorismo è l'unico modo per fare la guerra senza rischiare il conflitto nucleare. Per sviluppare il suo espansionismo l'Unione Sovietica ha ''bisogno'' dell'OLP, di Arafat. E se lei replica che Arafat non è comunista, io le rispondo: ai sovietici che importa? A loro importa soltanto che egli sia uno strumento del gioco, che rimanga nelle loro mani. È forse comunista la Siria? No, eppure l'Unione Sovietica ha dato alla Siria milleduecento carri armati, centinaia di pezzi di artiglieria, numerosi e modernissimi jet. È forse comunista la Libia? No, eppure l'Unione Sovietica ha dato alla Libia millenovecento carri armati, artiglieria, jet. Tutti parlano degli americani, delle armi americane. Le assicuro che le armi distribuite dall'Unione Sovietica in questa parte del mondo superano mostruosamente quelle che Israele compra dagli americani.<ref name="fallaci"/>
*Non vogliamo neanche un centimetro quadrato del Libano!<ref name="fallaci"/>
*Non vogliamo interferire con le faccende interne del Libano ma sarebbe un'ipocrisia affermare che accetteremo un governo disposto a ospitare nuovamente i terroristi e i siriani.<ref name="fallaci"/>
*Io odio la guerra. Soltanto chi ha fatto tante guerre quante ne ho fatte io, soltanto chi ha visto tanti orrori quanti ne ho visti io, soltanto chi vi ha perduto amici e vi è rimasto ferito come vi sono rimasto ferito io può odiare la guerra nella misura in cui la odio io.<ref name="fallaci"/>
*I miei rapporti con Golda erano buoni quando stavo nel suo partito, il Partito laburista. Ma quando lo lasciai per fondare il Likud, un'impresa che lei considerava politicamente infantile, non me la perdonò. Prese a odiarmi in modo incredibile, con tutta la forza di cui era capace. E Dio sa se Golda era forte, come tutti quelli della sua generazione.<ref name="fallaci"/>
*Noi non abbiamo fatto la guerra ai palestinesi, l'abbiamo fatta ai terroristi dell'OLP, e l'aver risolto il problema del terrorismo dell'OLP significa aver fatto soltanto una parte del lavoro.<ref name="fallaci"/>
*Arafat ha detto che continuerà come prima? Al posto suo non ci proverei nemmeno. Gli ho regalato la vita, a quegli assassini. Sono vivi perché io ho scelto di lasciarli vivi. Ma tanta fortuna non costituisce affatto una garanzia per il futuro. Guai a loro se riprenderanno le loro attività sanguinose, anche in paesi lontani da Israele. Guai a loro.<ref name="fallaci"/>
*Israele potrà anche avere il diritto di processare altri, ma certamente nessuno ha il diritto di portare il popolo ebraico e lo Stato di Israele davanti a un tribunale internazionale.
:''Israel may have the right to put others on trial, but certainly no one has the right to put the Jewish people and the State of Israel on trial.''<ref>{{en}} Citato in ''[http://news.bbc.co.uk/2/hi/middle_east/1241371.stm Clashes mar Mid-East inquiry]'', ''BBCnews.com'', 25 marzo 2001.</ref>