Nilde Iotti: differenze tra le versioni

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*La presenza delle donne in Parlamento ha elevato i problemi delle donne come parte integrante della vita politica italiana. In passato questi problemi venivano tenuti a margine.<ref>Dal discorso al convegno ''Violenza e solidarietà''; citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0823_01_1992_0065_0004_25082859/ Iotti, donne, votate le donne]'', ''La Stampa'', 6 marzo 1992.</ref>
*La [[Resistenza italiana|Resistenza]] era stata un fatto straordinario. Aveva realizzato una unità veramente eccezionale che andava dagli ufficiali badogliani agli operai comunisti.<ref name=Elezioni/>
*Nel sistema democratico voluto dalla Costituzione il [[Parlamento]], e solo il Parlamento, è l'espressione della volontà popolare. La nostra Costituzione non ammette che il Paese sia privo neanche solo per un giorno di un Parlamento dotato dei suoi poteri.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0822_01_1992_0053_0003_11507568/ "Il Parlamento resta sovrano"]'', ''La Stampa'', 23 febbraio 1992.</ref>
*Le leghe agitano idee vecchie di separazione e di egoismo che rimettono in discussione l'unità nazionale.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0825_01_1992_0087_0002_25067823/ "Una Camera delle regioni"]'', ''La Stampa'', 30 marzo 1992.</ref>
*Nel sistema democratico voluto dalla Costituzione il [[Parlamento]], e solo il Parlamento, è l'espressione della volontà popolare. La nostra Costituzione non ammette che il Paese sia privo neanche solo per un giorno di un Parlamento dotato dei suoi poteri.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0822_01_1992_0053_0003_11507568/ "Il Parlamento resta sovrano"]'', ''La Stampa'', 23 febbraio 1992.</ref>
*Noi chiediamo che sia possibile il riconoscimento a tutti gli effetti dei figli nati fuori del matrimonio, sia in costanza di matrimonio, sia quando quel matrimonio si sia spezzato, perché riteniamo che questa sia l'unica soluzione possibile, la unica soluzione morale giusta. [...] I figli non chiedono di venire al mondo e la responsabilità del fatto che siano venuti al mondo non è loro, è dei genitori che li hanno messi al mondo. Non può quindi ricadere su di loro la responsabilità dei genitori.<ref name=divorzio/>
[[File:Nilde Iotti Shimon Peres.jpg|miniatura|Nilde Iotti incontra [[Shimon Peres]], 1985]]
*Non dovrei parlare dato che sono stata presidente della Camera, ma il difetto principale di [[Ciriaco de Mita|de Mita]] è che vuole rispondere a tutti quelli che prendono la parola, ad uno ad uno. Non aspetta mai che si esaurisca la discussione su un punto.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0848_01_1992_0317_0003_25098685/ Iotti:"de Mita non sa fare il presidente"]'', ''La Stampa'', 19 novembre 1992.</ref>
*{{NDR|Sul rapporto con Palmiro Togliatti}} Pensare che fosse possibile da parte mia un aut-aut sentimentale del tipo "se tu resti in Russia ti pianto" equivale a ignorare quali fossero i nostri rapporti e quale fosse il temperamento di Togliatti.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0971_01_1987_0074_0002_23645830/ Una storia d'amore e di politica]'', ''La Stampa'', 28 marzo 1987.</ref>
*{{NDR|Sull'attentato a Palmiro Togliatti}} Quando qualche giorno dopo l’intervento chirurgico gli fu permesso di scorrere i giornali, Togliatti volle leggersi le cronache dell’attentato. Lo colpì, proprio sull’Unità, un titolone a nove colonne: ‘Via il governo della guerra civile’. Ricordo il suo commento: se avessero scritto ‘Via il ministro dell’Interno’, questa sì che sarebbe stata una richiesta non solo plausibile ma anche accettabile! E infatti più tardi si seppe che in Consiglio dei ministri, riunito d’urgenza lo stesso giorno dell’attentato, il ministro degli Esteri [[Carlo Sforza]] ed il suo sottosegretario, un giovanissimo [[Aldo Moro]], avevano posto il problema delle dimissioni del ministro dell’Interno.<ref>Citato in ''[http://www.libertaegiustizia.it/2010/07/13/togliatti-il-senso-politico-di-un-attentato/ Togliatti, il senso politico di un attentato]'', ''libertaegiustizia.it'', 13 luglio 2010</ref>
*{{NDR|Sulla richiesta di una nuova Assemblea Costituente durante Tangentopoli}} Un'assemblea costituente si convoca quando c'è una tale rottura all'interno del Paese, come avvenne dopo la guerra e dopo la caduta del fascismo, e ciò fu indispensabile. Pur in presenza di fatti gravissimi, di una degenerazione del sistema politico pericolosissima, non siamo nella situazione del dopoguerra, e ricorrere ad una costituente mi pare davvero eccessivo.<ref>Dal discorso all'Università di Firenze; citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,2/articleid,0778_01_1993_0074_0002_10988766/ "Eccessivo ricorrere ad una Costituente"]'', ''La Stampa'', 16 marzo 1993.</ref>