Sandro Pertini: differenze tra le versioni

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*Oggi, dopo le tristi esperienze subite, noi tutti sappiamo che la società contemporanea rimane sempre esposta al ''[[totalitarismo|virus totalitario]]'': l'arco dei mezzi di persuasione e di dominio del [[consenso]] a disposizione del potere è amplissimo, le possibilità di corruzione delle libere coscienze sono infinite, la tecnologia più raffinata consente ora l'uso della [[violenza]] ''dolce e silenziosa'', laddove nell'evo antico e nell'età più prossima funzionava la violenza bruta e l'annientamento fisico del dissidente.<ref>Da ''Il libretto rosso di Pertini'', a cura di Massimiliano Di Mino e Pier Paolo Di Mino, Castelvecchi Purple Press, Roma, 2011, p. 32. ISBN 978-88-95903-50-7</ref>
*Ormai a tutti è noto che l'[[Unione Europea]] e gli organismi derivanti dal Piano Marshall non sono l'espressione spontanea della volontà e delle esigenze dei popoli europei, bensì sono stati artificiosamente creati con lo scopo politico di fare d'un gruppo di nazioni europee uno schieramento in funzione antisovietica, e con lo scopo economico di fare dell'Europa Occidentale un campo di sfruttamento della finanza americana.<ref>Da ''L'Europa e il Piano Marshall'', ''Avanti!'', 30 giugno 1949; riportato in ''[http://www.pertini.it/cesp/doc_73.htm Pertini.it]''.</ref>
*{{NDR|Sulla morte di [[Umberto Terracini]]}} Perdo con lui un grande amico e compagno di lotta nelle carceri fasciste e nella Resistenza. Terracini è una delle figure più rappresentative del movimento operaio italiano e dell'antifascismo.<ref>Citato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1034_01_1983_0289_0001_14777495/ È morto Terracini]'', ''La Stampa'', 7 dicembre 1983.</ref>
*Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Ecco, se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, ma privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare. [...] Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Mi dica, in coscienza, lei può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. Sarà libero di bestemmiare, di imprecare, ma questa non è la libertà che intendo io. (da un'[http://www.pertini.it/cesp/video/socialismo2.wmv Intervista - Centro Espositivo Sandro Pertini]<ref>Vedi anche [http://www.pertini.it/cesp/p_video.htm Video CESP - Centro Espositivo Sandro Pertini].</ref>)
*{{NDR|Su [[Mu'ammar Gheddafi]]}} Quell'uomo è un pazzo. Un pericolo per la pace.<ref name=Tiempo/>