Manifesto degli scienziati razzisti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →‎Citazioni: spazi (per analogia con la seconda parte)
Riga 12:
 
==Citazioni sul ''Manifesto degli scienziati razzisti''==
*Alcuni studiosi, tra i quali figurava un solo nome di rilievo, quello dell'endocrinologo [[Nicola Pende]], accettarono di elaborare un «Manifesto degli scienziati razzisti» nel quale si asseriva che «le razze umane esistono», che «ve ne sono di grandi e di piccole», che «la popolazione dell'Italia attuale è di origine ariana», che «esiste una pura razza ariana», che i caratteri fisici e psicologici puramente europei degli italiani «non debbono essere alterati in alcun modo». Agli ebrei era dedicato questo paragrafo: «Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra patria, nulla in generale è rimasto. Anche l'occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all'infuori del ricorso di qualche nome: e del resto il processo di assimilazione fu sempre rapidissimo in Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli italiani». ([[Indro Montanelli e Mario Cervi]])
 
*Il 14 luglio 1938 era uscito su tutti i quotidiani il manifesto firmato da dieci scienziati italiani. Di questi due soli godevano di una certa notorietà: il fisiologo [[Sabato Visco]] e l'endocrinologo [[Nicola Pende]] [...] Nel manifesto degli scienziati razzisti, che si diceva vergato o comunque ideato da [[Benito Mussolini|Mussolini]], si dichiarava che gli ebrei non appartenevano alla razza italiana. «Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria, nulla in generale è rimasto...» ([[Rita Levi-Montalcini]])
 
*Il «Manifesto» era un centone di affermazioni banali e di affermazioni false. Il testo originario che gli «scienziati» avevano steso subì profonde modifiche, pare anche ad opera di Mussolini: tanto che Pende volle protestare pubblicamente, ma ne fu dissuaso con la minaccia di un totale boicottaggio alla sua attività di ricercatore e di pubblicista. Questi servili studiosi furono quindi ricevuti da [[Achille Starace|Starace]]. Un comunicato del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] annunciò, riassumendo i temi dell'incontro, che «gli ebrei si considerano da millenni, dovunque e anche in Italia, una razza diversa e superiore alle altre, ed è notorio che, nonostante la politica tollerante del Regime, gli ebrei hanno, in ogni nazione, costituito – coi loro uomini e coi loro mezzi – lo Stato Maggiore dell'antifascismo». ([[Indro Montanelli e Mario Cervi]])
 
*«L'[[antisemitismo]] è il socialismo degli imbecilli». L'immaginosa e calzante definizione di [[Lenin]] e, se corrisponde alla verità, i fascisti si convertirono ufficialmente a questa specialissima forma di socialismo quarant'anni orsono. Per l'esattezza il 14 luglio 1938, con un documento ricordato nella storia con il nome di ''Manifesto degli scienziati razzisti''.<br>Prima di quella lontana data, la vita politica, culturale e sociale del nostro Paese, non escluso il periodo successivo alla conquista del potere da parte di [[Benito Mussolini|Mussolini]], era sempre stata immune da allarmanti fenomeni di odio razziale e, in particolare, da considerevoli manifestazioni occulte o palesi di antisemitismo. ([[Edmondo Aroldi]])
 
*Nelle sue punte più radicali – Il Manifesto della razza degli scienziati fascisti del luglio 1938 – pur di puntare all'isolamento degli ebrei e di farne un bersaglio, il [[fascismo]] tentò di inventarsi una razza italiana, come razza pura, come razza nordica, mantenutasi nei millenni incontaminata, un corpo sano dal quale bisognava espellere ora l'elemento infido, contaminatore e disgregatore degli ebrei. ([[Enzo Collotti]])