Massimiliano Parente: differenze tra le versioni

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*La [[pornografia]] si regge su una serie di suggestioni simboliche, e dura finché si riesce a pensarle come se fossero delle verità. L'arte talvolta può rappresentare la verità, mentre la verità è solo la verità, spesso la negazione della pornografia e perfino dell'arte. Se la gente pensasse alla verità dell'esistenza non riuscirebbe a vedere la pornografia, né a fare arte, e tantomeno sesso, perché vedrebbe solo il disgusto dei corpi.<ref>Da un'[http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/chiacchiere-sesso-folli-pi-grande-artista-mondo-dopo-adolf-86584.htm intervista] di Alberto Dandolo, ''Dagospia.com'', 15 ottobre 2014.</ref>
*Ma anche tutti questi filosofi e poeti e letterati del passato e del presente che parlano della [[Natura]] personificandola: come mettersi a parlare di una sedia credendo che gli atomi che la compongono abbiano una qualche consapevolezza della loro sedietà.<ref>Da un [https://www.facebook.com/contronatura/posts/1650959884927959 post] sul profilo ufficiale ''Facebook.com'', 24 luglio 2017</ref>
*Mentre la teoria dell’evoluzione prese piede velocemente, quella genetica faticò a imporsi, e anche a essere compresa. Addirittura i primi genetisti la usarono paradossalmente contro l’evoluzione, sentendosene, chissà perché, più rassicurati, e non comprendendo quanto le due teorie fossero complementari. Nonostante i numerosi tentativi di smontarla, è proprio la genetica a aver fornito le prove inconfutabili dell’evoluzione. Dentro i nostri geni, infatti, in quell’alfabeto scritto con quattro elementi, Adenina, Timina, Citosina e Guanina, è impresso il più immane libro della Storia, una storia vecchia quattro miliardi di anni. Cosa singolare: l’Adenina è sempre appaiata alla Timina, la Citosina sempre alla Guanina, per cui il codice della vita è sostanzialmente binario, come il linguaggio in cui sono scritti i programmi del computer.<ref>Da un'articolo uscito su ''massimilianoparente.it'' il 23 luglio 2016</ref>
*"[[Mistero]]" è il nome di comodo che l'ingenuo dà alla propria ignoranza.<ref name=morenopisto/>
*Questa retorica della dipendenza non la sopporto: qualsiasi cosa bella dà dipendenza. Se non dà dipendenza, non vale la pena di farla. Inoltre la vita è fondata sulla dipendenza, siamo praticamente dipendenti da tutto: dall'ossigeno e dall'azoto che respiriamo, dal cibo che mangiamo, dall'orinare e dal defecare, e quando va male, cioè alla maggior parte, si è dipendenti dal lavoro, i quali lavoratori se non sono autonomi vengono chiamati proprio così, dipendenti.<ref name=alc/>