Vittorio Emanuele II di Savoia: differenze tra le versioni

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*Il Re ama le donne! E guai se non le amasse: sarebbe un tiranno; la storia ci narra che i più grandi despoti e i più feroci monarchi furono sempre coloro ai quali il volto di una donna non seppe mai far battere il cuore! (dalla ''Gazzetta d'Italia'', 1869; citato in [[Bruno Vespa]], ''Donne di cuori'', Mondadori, 2009, p. 367)
*Nel 1860 nessuno pensava che [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] potesse avere ragione dei Borboni ma quando l'eroe dei due Mondi occupò [[Napoli]], i Savoia si gettarono alla rincorsa: il 10 settembre Vittorio Emanuele II invase lo Stato Pontificio. Sei settimane dopo era a [[Teano]], nel Casertano, dove veniva salutato da Garibaldi come "primo re d'Italia". ([[Gianluca Di Feo]])
*{{NDR|Rivolgendosi ai parlamentiparlamentari della Camera}} Possa l'opera vostra servire efficacemente alla gloria ed alla prosperità della Corona che posa sul capo di un monarca venerato dalla sua nazione, ed ammirato dal mondo civile, così pel valore spiegato sui campi di battaglia in cui si propugnava l'indipendenza italiana, come per la lealtà con cui mantenne le libertà della sua patria. ([[Carlo Bon Compagni di Mombello]])
*{{NDR|Era solito}} Prelevare quanto gli serviva dalle casse dell'erario e spendere senza porsi troppi problemi. ([[Lorenzo Del Boca]])
*Re galantuomo. (citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 420)