Fëdor Dostoevskij: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Citando il giudizio di Katerina Nikolaevna su Versilov}} [...] «poiché un idealista, quando si urta contro la realtà, è subito, prima degli altri, incline a supporre ogni sorta di bassezze». (III, VIII, II; 1957, p. 470)
*La [[stupidità]] e l'arroganza unite sono una grande forza. (1987, p. 526)
*È oltremodo raro che le [[Fotografia (immagine)|fotografie]] risultino somiglianti, e questo è comprensibile: è oltremodo raro che l'originale stesso, cioè ciascuno di noi, sia simile a se stesso. Solo in rari momenti un viso umano esprime il suo tratto fondamentale, il suo pensiero più tipico. L'artista studia un viso e intuisce questo pensiero fondamentale, anche se nel momento in cui dipinge non c'è affatto su quel viso. (1987, p. 537)
*Le donne russe imbruttiscono alla svelta, la loro bellezza appare solo per un attimo, e, davvero, non è solo per le caratteristiche etnografiche del viso, ma anche perché sanno amare senza riserva. La donna russa dà tutto di colpo, quando ama: e l'istante, e il destino, e il presente, e il futuro; non sanno economizzare, non nascondono per far provvista e la loro bellezza la rovinano rapidamente per colui che amano. (1987, p. 537)
*Tutta una vita di vagabondaggi e dubbi, e a un tratto, la loro soluzione, il giorno tale, alle cinque del pomeriggio! È perfino offensivo, non è vero? (1987, p. 540)