Fotografia: differenze tra le versioni

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*Dire che «la macchina fotografica non può mentire» equivale semplicemente a sottolineare le numerose frodi che vengono compiute in suo nome. Al punto che il cinema, preparato dalla fotografia, è divenuto sinonimo di fantasia e d'illusione, trasformando la società in quello che Joyce definiva un «''al nights newsery reel''» [una bobina di pettegolezzi per tutte le sere], dove alla realtà si sostituisce un mondo ''reel'' [che significa bobina, ma con un assonanza ironica con ''real'', reale]. Joyce la sapeva più lunga di chiunque altro sugli effetti della fotografia sui nostri sensi, sul nostro linguaggio, e sui nostri processi mentali. ([[Marshall McLuhan]])
*E benedetta sia quella fotografia che nella pittura e nel ritratto in ispecie, ci libera dalla produzione di tanti imbianchini, e tanto più preziosa fa divenire la grande arte, per la rarità del suo uso. ([[Adolfo Venturi (storico dell'arte)|Adolfo Venturi]])
*È oltremodo raro che le fotografie risultino somiglianti, e questo è comprensibile: è oltremodo raro che l'originale stesso, cioè ciascuno di noi, sia simile a se stesso. Solo in rari momenti un viso umano esprime il suo tratto fondamentale, il suo pensiero più tipico. L'artista studia un viso e intuisce questo pensiero fondamentale, anche se nel momento in cui dipinge non c'è affatto su quel viso. ([[Fëdor Dostoevskij]])
*Fin dall'inizio ho capito che il risultato può essere migliore se il fotografo capisce quello che gli sta davanti. [...] Non tanto per una differenza di struttura, quanto perché dietro all'occhio esiste un cervello e una sensibilità, anziché una pellicola. ([[Walter Bonatti]])
*Il concetto di fotografia si è fermato ai tempi di [[Henri Cartier-Bresson|Cartier-Bresson]], in quanto frammento di un universo riconoscibile. Ma la fotografia, comunque la si prenda, anche la più classica, è sempre una messa in scena, presuppone sempre la scelta di chi guarda che compone ciò che vede e che, alla fine, interviene sullo scatto con l'aiuto delle tecnologie. Io semplicemente ho preso atto dei processi di creazione e sono andato oltre. Perché ridurre la foto al miserabile caso? Io scelgo tutto e ogni volta offro un dettaglio del mio pensiero. La fotografia non è anodina. Il fotografo ha una grande responsabilità che è quella di fermare una frazione del tempo, in base alla cultura e al suo gusto, e trasmettere il suo punto di vista. ([[Gerard Rancinan]])