Karl Jaspers: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Karl Jaspers==
*[[Marxismo]], [[psicoanalisi]] e [[razzismo]] sono le più diffuse tenebre in cui si sia cacciata l'[[umanità]].<ref>Da ''Die geistige Situation der Zeit'', Walter de Gruyter, Berlino-Lipsia, 1931, p. 142; citato in Dario Antiseri, Cesare Scandellari, Giovanni Federspil, ''Epistemologia, clinica medica e la "questione" delle medicine "eretiche"'', Rubbettino Editore, 2003, [https://books.google.it/books?id=v0QyKm3Ik6EC&pg=PA87 p. 87]. ISBN 8849804210</ref>
*Costoro {{NDR|[[marxisti]] e [[psicoanalisti]]}} assumono a volte un atteggiamento di stupefacente arroganza, quasi fossero in possesso di un sapere profondo, disvelante, sovrano. Da queste vette guardano con degnazione agli imbarazzi degli uomini. Si sentono sovrani spirituali del mondo e tanto più risibile è la loro albagia qualora sul piano personale siano degli autentici nani. (da ''Piccola scuola del pensiero filosofico'')
*Da dove viene questo [[Velo di Māyā|velo]]? Si tratta di una prima illusione originaria o di un processo storico in cui si è oscurato ciò che era chiaro? Oppure si tratta di un incantesimo che crea l'illusione della creazione del mondo? La risposta manca, oppure è data in cifre che ci fanno perdere proprio ciò di cui qui si tratta: l'oltrepassamento di tutte le cifre. Ma la visione dello stato del nostro mondo e del nostro sapere ci permette un altro pensiero {{NDR|''ein andere Denken''}} che infrange il velame. Quando l'origine dell'apparenza deriva da un rivolgimento {{NDR|''Umwendung''}}, il rivolgimento del rivolgimento è la conversione del primo nell'occultamento della conversione ottenuta.<ref>Da ''La fede filosofica di fronte alla rivelazione'', Longanesi, Milano, 1970, pp. 564-565; citato in [[Umberto Galimberti]], ''Il tramonto dell'Occidente: nella lettura di Heidegger e Jaspers'', Feltrinelli Editore, 2005, [https://books.google.it/books?id=bOvbdHIWiW0C&pg=PA63 p. 63]. ISBN 8807818493</ref>
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*L'idea dell'[[Università]] vive nei singoli studenti e professori e solo in seconda linea nelle forme dell'istituzione. Se questa [[vita]] si spegne, l'istituzione non si può salvare. (''Die Idee der Universität'')
*Lo spirito creativo dell'artista, pur condizionato dall'evolversi di una malattia, è al di là dell'opposizione tra normale e anormale e può essere metaforicamente rappresentato come la [[perla]] che nasce dalla malattia della conchiglia: come non si pensa alla malattia della conchiglia ammirandone la perla, così di fronte alla forza vitale dell'opera non pensiamo alla schizofrenia che forse era la condizione della sua nascita. (da ''Genio e follia. Strindbergh, Van Gogh, Swedenborg, Hölderlin'')
*[[Marxismo]], [[psicoanalisi]] e [[razzismo]] sono le più diffuse tenebre in cui si sia cacciata l'[[umanità]].<ref>Da ''Die geistige Situation der Zeit'', Walter de Gruyter, Berlino-Lipsia, 1931, p. 142; citato in Dario Antiseri, Cesare Scandellari, e Giovanni Federspil, ''Epistemologia, clinica medica e la "questione" delle medicine "eretiche"'', Rubbettino Editore, 2003, [https://books.google.it/books?id=v0QyKm3Ik6EC&pg=PA87 p. 87]. ISBN 8849804210</ref>
*Poiché l'esserci è [[coscienza]] e io ci-sono come coscienza, per me le cose esistono solo come oggetto della coscienza. Tutto ciò che è per me deve entrare nella coscienza. L'esserci della coscienza è il tramite di tutto. (da ''Filosofia'', traduzione di [[Umberto Galimberti]], UTET, 1978, p. 117)
*Ripresentiamoci ancora una volta lo stato del mondo e del nostro sapere in una cifra che non fu mai tanto decisiva come questo pensiero avvertito dall'India: tutto ciò che è è occultamento. Il sapere mondano, la conoscenza degli oggetti nel mondo inserita nell'azione diretta a un fine, tutto ciò è semplicemente ignoranza, è il [[Velo di Māyā|velo di ''Maya'']]. Ciò che da parte del nostro esserci è visto nel ''Maya'' come nulla, questo stesso è la verità e la pienezza dell'essere.<ref>Da ''La fede filosofica di fronte alla rivelazione'', Longanesi, Milano, 1970, p. 564; citato in [[Umberto Galimberti]], ''Il tramonto dell'Occidente: nella lettura di Heidegger e Jaspers'', Feltrinelli Editore, 2005, [https://books.google.it/books?id=bOvbdHIWiW0C&pg=PA63 p. 63]. ISBN 8807818493</ref>